Italicum, Lucca nel collegio Toscana 1 con Capannori, Viareggio, Massa e Carrara – Guarda la mappa



Italicum, ecco cosa cambia per la nostra provincia con la nuova legge elettorale. In previsione dell’entrata in vigore del testo, infatti, serve anche cambiare quella che è la “mappa” dei collegi in cui è suddiviso il territorio nazionale. All’interno di questi collegi, infatti, si confronteranno le liste che determineranno i parlamentari eletti (solo alla Camera, il Senato non sarà più elettivo) con il sistema proporzionale e il premio di maggioranza per la lista che supera il 40 per cento dei voti. La costruzione dei nuovi collegi è, al momento, in discussione in commissione affari costituzionali, che ha già predisposto una bozza di suddivisione delle 100 aggregazioni di comuni che costituiranno la base elettorale. Secondo questo schema l’intera provincia di Lucca sarebbe ricompresa nello stesso collegio, laddove nel 1993 (con il Mattarellum), i collegi uninominali erano ben tre (Lucca, Capannori e Viareggio). A Lucca vengono poi aggregati tutti i comuni della provincia di Massa e Carrara, a loro volta in passato divisi in due collegi uninominali. Il collegio “Toscana 1”, quindi, riguarderà circa 600mila abitanti (per la precisione 587977 secondo l’ultimo censimento Istat).
Un numero consistente di elettori, dunque, destinato anche, se non ci saranno modifiche, a cambiare radicalmente la geopolitica del territorio, almeno in vista delle legislative. Con le liste che, inevitabilmente, oltre all’obbligatoria alternanza di genere, dovranno rappresentare tutti i territori ricompresi nel collegio. Con una lotta all’ultimo sangue per ricoprire innanzitutto un posto da capolista, che per i partiti più grandi garantisce sostanzialmente, senza pssare al vaglio delle preferenze, un posto in parlamento. E poi per essere inseriti nella lista plurinominale e iniziare la caccia alle preferenze.
Un cambiamento radicale, anche di territorio, per chi dovrà cercare consensi porta a porta. E che potrebbe avvantaggiare figure più istituzionali che hanno già contatti fuori dal proprio territorio di residenza.
Una questione che, comunque, è destinata ad alimentare il dibattito intorno alle novità della legge elettorale, passata con voto bipartisan, ma molto contestata già in parlamento dalla sinistra Pd e da gran parte delle opposizioni. E i cui effetti nei territori sono davvero tutti da valutare.
Enrico Pace
Mappa indicativa realizzata con Google Maps