Si riaccende a Lucca la “Fiamma tricolore”: il programma del partito

Dopo anni di inattività sul territorio, le bandiere del Movimento Sociale-Fiamma Tricolore tornano a sventolare nella provincia di Lucca. La Fiamma Tricolore nasce nel 1995 in seguito al congresso di Fiuggi del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale, da un nutrito gruppo di missini dissidenti che faceva capo a Pino Rauti e a Giorgio Pisanò in contrasto con la linea dell’allora segretario nazionale Gianfranco Fini che prevedeva la fondazione di un nuovo soggetto politico (Alleanza Nazionale) e pertanto decisero di fondare a loro volta un movimento erede e continuatore della storia del Movimento Sociale Italiano e delle sue battaglie socialitarie senza rinnegare il proprio passato.
“Da Fiuggi a oggi – dicono i rappresentanti locali del partito – la Fiamma Tricolore è ancora in campo grazie all’impegno proficuo dei suoi militanti, fieri di mantenere quell’identità e quei valori che da sempre caratterizzano lo spirito dei missini. Da sempre noi missini abbiamo inteso la politica come servizio e non privilegio e a differenza di altri possiamo promettere alla popolazione e soprattutto ai giovani solo impegno, sacrificio e desiderio di fare qualcosa di concreto per il nostro territorio. Da sempre mutuo sociale, lotta alla criminalità, salario minimo di inserimento giovanile e sovranità monetaria, sono solo alcuni punti cardine della nostra azione politica. A livello locale il nostro desiderio è quello di creare, con il contributo di tutti, una provincia più sociale: una provincia che abbia una sanità pubblica efficiente, più sicurezza e meno degrado nelle strade. E l’ora di ritornare ad essere padroni del nostro destino. Pertanto invitiamo a chiunque si ritrovi in quanto da noi detto ad aderire e a partecipare attivamente alle nostre iniziative in modo da costruire tutti insieme un futuro migliore per Lucca e per l’Italia intera”.