Provinciali, gli ex di Liberi e Responsabili insieme a Fi

18 settembre 2015 | 14:44
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Provinciali, gli ex di Liberi e Responsabili insieme a Fi
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Provinciali, gli ex di Liberi e Responsabili insieme a Fi
Provinciali, gli ex di Liberi e Responsabili insieme a Fi
Provinciali, gli ex di Liberi e Responsabili insieme a Fi

“Il tempo della ricreazione per il centrodestra è finito”: esordiscono così i sostenitori della lista Alternativa civica centrodestra, spiegando oggi (18 settembre) le ragioni del sostegno a Riccardo Giannoni per le elezioni provinciali di domenica prossima. Il grande risultato conseguito è stato quello di aver finalmente messo intorno allo stesso tavolo le molteplici anime del centrodestra, a cominciare dalla riunione del 20 agosto scorso. A dialogare sono infatti i rappresentanti di Forza Italia, il presidente Marco Martinelli e il consigliere Mauro Macera, da un lato; e Lido Fava e Nicola Buchignani, dall’altro. Entrambi “trasfughi” di Liberi e Responsabili, dopo la spaccatura con il portavoce Pietro Fazzi, hanno fatto convergere le loro posizioni su quelle di Forza Italia, schierandosi per il voto a Riccardo Giannoni. E questo è sicuramente il primo dato politico forte.“Nessuno più di Giannoni si è battuto per scongiurare un’ipotesi che faceva inorridire – spiegano i consiglieri sostenitori della lista – come l’idea di fare una lista istituzionale con la sinistra. Rispetto a questo panorama c’è stata una vera e propria rivoluzione, perché non è possibile scendere a patti”. Ma il dato politico evidente va ben oltre le consulazioni provinciali e anzi l’accordo tra le due anime del centrodestra – Forza Italia e gli ex di Liberi e Resposabili -, rimasto inedito nella storia politica locale per diverso tempo, avrà delle ripercussioni anche sul consiglio comunale: l’obiettivo dichiarato è infatti quello di proseguire nell’ottica del dialogo e della collaborazione su temi comuni e cari ad entrambi gli schieramenti. Per ora Fava e Buchignani non entrano sul loro ruolo in consiglio, né hanno specificato finora i prossimi passaggi: se aderiranno o meno al gruppo misto, dopo la rottura con Pietro Fazzi, o se imboccheranno altre strade. Di sicuro un primo passo è stato fatto proprio insieme a Forza Italia.

Un percorso, quello avviato dal centro destra provinciale, che si trova soltanto alla sua prima tappa: rispetto a domenica siamo al rush finale, ma il traguardo da tagliare è di più lunga gittata. “Abbiamo molte sfide davanti – afferma Martinelli – a cominciare da questa domenica per proseguire con le elezioni a Lucca e in altri importanti comuni della provincia. Dobbiamo tornare ad essere protagonisti, offrendo un’alternativa credibile al governo attuale: Tambellini sta facendo sprofondare Lucca, minando i pilastri fondamentali della nostra società. E’ venuta meno la sicurezza, sono stati messi a repentaglio lo sviluppo del turismo e la tutela delle imprese e la tassazione ha raggiunto livelli stellari. Adesso vogliamo avanzare una proposta che nasce dal basso, dal confronto con i problemi reali della gente, attraverso un programma coerente e di immediata attuazione”. Il primo tassello del mosaico, intanto, è stato predisposto sul tavolo: Giannoni è il nome intorno al quale converge il consenso delle corretti più moderate come di quelle più a destra. Tutti i consiglieri concordano nel ritenerlo persona di specchiata capacità politica e limpido esempio di moralità e corenza: una considerazione che onora il candidato, corroborata dalla circostanza non di poco conto che Macera ha accettato il ruolo di “candidato di servizio”. “Sono solito concorrere per vincere – ricorda quest’ultimo – e anche in questo caso avrei avuto ottime possibilità. Accetto però volentieri questo ruolo perché sono consapevole del valore di Giannoni e della necessità di forze fresche. Siamo riusciti a compiere il miracolo di mettere tutti insieme: da oggi si cambia musica”. Giannoni, già dirigente di partito e rappresentante delle istituzioni, incassa i complimenti e fornisce un affresco delle sue sensazioni a pochi giorni dal voto: “La Provincia nemmeno doveva esserci più – osserva – ed il fatto che votino solo i consiglieri (133 in totale per l’area di centrodestra ndr) togliendo la parola ai cittadini non ci entusiasma. Però queste elezioni hanno avuto il gran pregio di ricompattare il centrodestra, richiamando anche tante persone che non hanno la tessera di partito: vogliamo portare avanti un’operazione nell’interesse dei nostri cittadini, perché sappiamo che meritano di meglio. Non sarà semplice, perché i numeri sono squilibrati a favore del Pd, ma ci piacciono le sfide complesse”. Il punto finale viene messo sulla sinergia tra i gruppi: “Vedrete votazioni diverse da oggi in poi – sostengono i consiglieri – perché ci confronteremo su tutte le pratiche e ci sosterremo sui temi più forti. Nessuno però chiederà agli altri di confluire nel proprio gruppo: se avverrà dovrà essere per libera scelta. Messaggio finale affidato a Martinelli: “Il centrodestra è stato troppo a lungo assente ingiustificato: insieme abbiamo dimostrato di poter vincere, mentre se prevalgono le personalità dei singoli, come è successo nel 2012, non si va da nessuna parte”.

Paolo Lazzari