Provincia, Menesini è il nuovo presidente. Ecco il Consiglio

20 settembre 2015 | 17:57
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Provincia, Menesini è il nuovo presidente. Ecco il Consiglio
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Provincia, Menesini è il nuovo presidente. Ecco il Consiglio
Provincia, Menesini è il nuovo presidente. Ecco il Consiglio

Era un verdetto atteso ed ha trovato conferma anche nei numeri. Ma a guardar bene non tutto di questo voto è stato scontato. Luca Menesini, sindaco di Capannori, è il nuovo presidente della Provincia di Lucca. Era largamente previsto ed in effetti è stato il risultato uscito dalle urne per il rinnovo del consiglio provinciale aperte oggi (20 settembre) dalle 8 alle 20. Il candidato del centrosinistra e sostenuto da due liste – quella del Pd e L’altra Provincia per i beni comuni – ha superato il candidato del centrodestra Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli, di 100 preferenze, con un distacco inferiore rispetto alle previsioni della vigilia. Il primo cittadino di Capannori, espressione del Pd, ha conquistato 233 preferenze, rispetto alle 133 di Giannini (4 le schede nulle, 24 le bianche), totalizzando il 64,36% dei voti. Un risultato – i dati sono per ora ufficiosi e saranno confermati domani – che era scontato: quello che fa la differenza e ciò che più conta è il voto dai Comuni, visto che le preferenze espresse da sindaci e consiglieri comunali di quelli più popolosi valgono di più ai fini dell’assegnazione dei seggi in consiglio provinciale. 
Il nuovo consiglio provinciale. La lista del Pd ottiene in tutto 8 seggi: siederanno in assemblea Alberto Baccini, Nicola Boggi, Renato Bonturi (il più votato), Umberto Buratti, Adolfo Del Soldato, Enzo Giuntoli (già consigliere nella precedente legislatura), Mario Puppa e Grazia Sinagra (anche lei già consigliera provinciale. Nel centrodestra a sorpresa, sia nel voto assoluto (43 preferenze contro 20) sia in quello ponderato il consigliere di Porcari, Riccardo Giannoni, supera il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, che esce con le ossa rotte dalle consultazioni: la metà dei suoi voti arrivano da Altopascio, gli altri dal resto della provincia. Entrambi siederanno comunque in consiglio provinciale insieme a Domenica Briganti. La lista L’Altra Provincia per i beni comuni esprime come consigliere provinciale Andrea Favilla, figlio dell’ex assessore provinciale Emiliano. Su questa lista si sono convogliati i voti di quanti avevano aderito a sostegno della Lista Civica Menesini presidente, presentata da Giorgio Del Ghingaro e Gaetano Ceccarelli (Udc), ma che infine era stata esclusa dalla corsa elettorale.

C’è da dire che il voto ha confermato anche la ritrovata unità del centrodestra che ha votato compatto il candidato Giannini, conquistando il voto anche da esponenti di liste civiche. Resta, ora, da capire chi saranno i 12 consiglieri che siederanno nell’assemblea di Palazzo Ducale. I loro nomi saranno probabilmente ufficializzati soltanto domani (lo spoglio è andato avanti per ore), visto che il voto di oggi a cui – lo ricordiamo – hanno partecipato soltanto i sindaci e i consiglieri comunali – non è uguale per tutti, ma è ponderato. Peseranno infatti di più sulla formazione del nuovo consiglio i voti dei Comuni più grandi. L’analisi del voto ponderato per candidato presidente ha lasciato subito intravedere quale sarebbe stato lo scenario lista per lista: il centrodestra, con il 35,64% delle preferenze al candidato presidente ha ottenuto 3 seggi, anche se all’inizio si era sperato che ne venissero eletti quattro. Menesini spopola nei comuni più grandi, con oltre 30mila abitanti (Lucca, Capannori e Viareggio) dove raggiunge i 61 voti, contro i 14 ottenuti dallo sfidante Giannini. Per i Comuni fino a 3mila abitanti (fascia A) Giannini recupera e arriva a 42 voti, contro i 67 voti di Menesini. Per la fascia B (Comuni dai 3.001 ai 5mila abitanti) Menesini ottiene 23 voti, contro i 17 di Giannini. Nei Comuni tra i 5mila e i 10mila abitanti il candidato del centrodestra totalizza 30 preferenze, contro le 42 di Menesini. Nei Comuni dai 10mila ai 30mila abitanti è ancora in testa il sindaco di Capannori con 40 voti contro i 30 del primo cittadino di Fabbriche di Vergemoli. Su tutto spicca comunque il dato dell’affluenza che ha raggiunto l’84,19% (Leggi), tra le più alte rispetto alle altre elezioni provinciali che si sono tenute in Toscana.
Menesini: “Subito al lavoro, ecco le priorità”. Luca Menesini non ha intenzione di perdere tempo. Il sindaco di Capannori, neoeletto presidente della Provincia, da domani sarà al lavoro anche nel suo nuovo ruolo. Attenderà che i dati siano resi ufficiali e si insedierà immediatamente alla guida di Palazzo Ducale. “La mia vittoria era data per scontata – ha detto subito dopo il responso delle urne -, ma nessun voto è mai scontato, soprattutto questo che ha dimostrato un fortissimo attaccamento all’ente Provincia. Il primo risultato che mi rende più che soddisfatto è infatti quello relativo all’affluenza, che è stato molto superiore a quella di altre province dove si è ugualmente votato. Una affluenza che la dice lunga anche sulle intenzioni relative al futuro di questa Provincia. C’è stata una forte mobilitazione che dimostra l’alto senso delle istituzioni che ha il territorio. Per questo, la sfida comincia subito domani”. E Menesini ha già ben chiaro come procedere: “Le priorità che mi do sono sostanzialmente tre – spiega -: la prima è il bilancio 2016 dell’ente provinciale. E’ necessario cominciare già a pensarci. In secondo luogo, ma non per importanza, c’è la questione del personale che deve assolutamente essere affrontata e risolta. Infine, la questione competenze da definire tra quelle che resteranno a Palazzo Ducale e quelle che invece verranno assunte dalla Regione. Per quelle di stretta competenza della Provincia, non mancherà il mio impegno: dalla viabilità, fino al trasporto pubblico locale e all’edilizia scolastico. Ma soprattutto la Provincia deve tornare ad avere un ruolo di primo piano a livello di area vasta e come collante e referente dei sindaci del territorio”. Sul piano politico Menesini è diplomatico. “Il centrodestra esulta? Anche il Pd può farlo, perché ha ottenuto un risultato migliore di quello che era previsto. Questi dati, al di là degli schieramenti, sono frutto della grande mobilitazione che c’è stata dietro a questo appuntamento elettorale”.
Giannini: “Per me è come avere vinto”.Ne è convinto, sebbene in verso opposto, lo sfidante di Luca Menesini che è stato sconfitto dai numeri. Ma il sindaco di Fabbriche di Vergemoli non si sente affatto un “perdente”. “Considerando che secondo le previsioni di tutti dovevamo perdere, posso dire con orgoglio di avere vinto”. Non si lascia perdere l’occasione per una battuta Michele Giannini: “Da domani torno ad essere il sindaco di Fabbriche – dice -: la mia era una candidatura di servizio e l’ho detto fin dall’inizio. Certo è che continuerò a dare il mio apporto al centrodestra come ho sempre fatto ma senza aspettarmi nulla a seguito di questa candidatura. Tuttavia non posso nascondere che io stesso sono stupito, lo dico molto sinceramente. Non credevo di raggiungere un simile risultato, soprattutto perché almeno una 20ina dei nostri consiglieri non hanno potuto partecipare per problemi o impedimenti in alcuni casi derivanti anche dalla notevole distanza dal seggio. Questo significa che i problemi sono in casa del Pd e non del centrodestra. Evidentemente il nostro progetto è piaciuto anche alle liste civiche. E tutto il merito va a coloro che hanno lavorato in queste settimane. Tra tutti non posso che ringraziare il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, che più di tutti ha creduto in questa sfida. Oggi 6 Comuni su 35 sono nostri: è il centrosinistra che avrà qualche gatta da pelare d’ora in avanti. E anche il voto provinciale non è stato il plebiscito che tutti si attendevano. Ovviamente faccio i miei migliori auguri a Luca Menesini, convinto che si troverà una validissima opposizione in consiglio provinciale”.

Il centrodestra esulta. Ed è proprio il sindaco di Montecarlo, Vittorio Fantozzi, uno dei principali promotori della rinnovata unità del centrodestra, a fare una prima analisi a caldo del risultato, mentre festeggia con un selfie dalla Sala Tobino di Palazzo Ducale dove è avvenuto lo spoglio delle schede: “Il centrodestra lucchese – spiega Fantozzi – un mese fa inesistente, raccoglie questa sera il 35,64% (ci davano attorno al 30) dei consensi al voto truffa delle non abolita provincia di Lucca, portando tutta la propria forza alle urne fissando un risultato straordinario che pone la base per ricostruire la base l’alternativa politica al non dominante Pd. Musi mogi, nessun applauso, forzati abbracci tra i vincitori cha hanno fatto anche fatica a stupirsi del risultato, certamente diverso dalle aspettative e dagli appetiti. Grazie a Michele Giannini ed alla ‘sporca dozzina’ del centrodestra lucchese, domani al lavoro per discutere e risolvere realmente i problemi dei lucchesi”.
Ecco chi siede in consiglio provinciale
LISTA PARTITO DEMOCRATICO: Alberto Baccini, Nicola Boggi, Renato Bonturi, Umberto Buratti, Alessandro Del Dotto, Adolfo Del Soldato, Enzo Giuntoli, Mario Puppa, Stefano Reali, Grazia Sinagra.
LISTA ALTERNATIVA CIVICA CENTRODESTRA: Domenica Briganti, Riccardo Giannoni, Daniele Lazzareschi, Mauro Macera, Maurizio Marchetti, David Marcucci, Nicola Morelli, Giorgio Mura, Maria Domenica Pacchini, Sandra Paoli, Alessandro Santini, Simone Simonini.
LISTA L’ALTRA PROVINCIA PER I BENI COMUNI: Paolo Barsanti, Marco Bonini, Andrea Favilla, Leonardo Gilardetti, Pietro Lazzerini, Giorgio Salvateci.