Lega Toscana-Più Toscana, nel mirino le amministrative a Lucca nel 2017

16 ottobre 2015 | 13:07
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Lega Toscana-Più Toscana, nel mirino le amministrative a Lucca nel 2017

Riparte da oggi l’avventura della Lega Toscana-Più Toscana. Il movimento politico che si è presentato alleato a Forza Italia alle scorse elezioni regionali, racimolando 7.996 voti e lo 0,6% delle preferenze totali si dà un’organigramma e si struttura nei territori. Alla guida un triumvirato: l’ex consigliere regionale Antonio Gambetta Vianna, Luis Micheli Clavier ed Emilio Paradiso. L’obiettivo è di presentarsi alle prossime elezioni comunali a Grosseto, previste per la primavera del 2016 e nei Comuni di Pistoia e Lucca, che andranno al voto fra due anni.

“La base è sempre il federalismo, la Lega di Salvini non ne parla più, si preoccupa solo degli immigrati – ha spiegato Gambetta Vianna – Invece, vogliamo parlare di quello che ci interessa: la Toscana e i problemi dei toscani e del federalismo, che vuol dire più risparmi. Perché – ha sottolineato -, in passato c’è sempre stato un federalismo falso. Con quello vero, invece, si risparmia e ognuno è padrone a casa sua ed è responsabile di quello che fa”.
Il progetto nato da ex appartenenti alla Lega, a Forza Italia o provenienti da altri movimenti guarda con interesse alle elezioni politiche e mira a gemellarsi con le formazioni di centrodestra, accomunate dalla stessa battaglia per il decentramento amministrativo. “Secondo noi – ha chiarito Gambetta Vianna – le politiche fino al 2018 non ci saranno, ma stiamo parlando con tutti. C’è un contatto con Claudio Ricci, ex candidato del centrodestra in Umbria, che è riuscito ad aggregare tutte le forze di centrodestra e ha perso per pochissimi voti, è riuscito quasi a prendere la Regione. Esiste un canale attraverso amici comuni, vediamo se riusciamo a fare un’aggregazione che riguardi anche la Toscana, le Marche, l’Umbria per poi pesarsi eventualmente nelle prossime politiche. Però, prima dobbiamo pensare ad organizzarci nei territori e presentarci nei Comuni dove possiamo”. Ci sono agganci, a dire il vero, anche al di fuori del Centro Italia. “Per esempio – ha aggiunto il coordinatore di Lega Toscana – siamo in contatto col Partito Sardo d’Azione, con la Svp in Alto Adige, coi movimenti che si richiamano al federalismo e l’autonomia. Proprio per questo pensiamo che ci sia uno spazio. Anche, perché se guardiamo al fatto che il 50 per cento degli elettori non va più a votare il bacino dove poter pescare qualcosa è ampio”.