
“Gesam non è e non può essere un peso per l’amministrazione comunale ma è caso mai una grandissima risorsa, risorsa sulla quale bisogna credere e investire”. Così Nicola Buchignani di Alternativa Civica Lucca, la nuova compagine di centrodestra attiva da ieri: “La gara provinciale delle reti – dice il consigliere comunale – doveva essere inquadrata dall’amministrazione comunale come un obiettivo da raggiungere, un obiettivo che avrebbe richiesto certamente dei sacrifici, ma che non avrebbe visto la città defraudata di un bene che ha sempre portato un grosso utile di bilancio all’ente, sia dal punto di vista economico che poi veniva tradotto in investimenti sul bene pubblico, che in opere sociali, culturali e sponsorizzazioni varie, alla quel ricordiamo Gesam non si è mai tirata indietro”.
“Oggi sicuramente Alternativa Civica Lucca – prosegue la nota – è contraria al piano di scissione del gruppo Gesam che l’ingegner Bortoli referente dell’amministrazione sta portando avanti. Noi crediamo, al contrario, che ancora qualcosa possa essere fatta. Con l’accensione di un nuovo mutuo insieme ad un aiuto delle fondazioni locali, per esempio, e visti i ritardi che ci saranno sicuramente sulle gare, siamo convinti e sicuri che con una forte impegno da parte delle istituzioni e con la volontà politica di farlo, saremmo ancora in tempo a pensare ad una strategia di liquidazione del socio di minoranza ed ad acquistare le reti da parte del gruppo Gesam. La stima valuta un valore intorno ai settanta milioni di euro l’investimento totale. Saremo sicuri così di mantenere il controllo sul territorio comunale e con una grande possibilità di ampliarlo a tutta la Provincia , salvaguardando in questo modo tutti i contratti e i posti di lavoro in essere. Ricordiamo che tutte le amministrazioni di centrodestra, per ultima quella Favilla, grazie anche al lavoro continuo dell’allora consiglio di amministrazione, hanno portato a conclusione tutto un lavoro ben specifico per il gruppo Gesam, dividendolo in reti di settore e attribuendo al gruppo contratti ancora in essere (contratto Sinergo) attraverso il quale Gesam si sarebbe occupata dell’energia calore ed elettrica di tutto il territorio comunale avendo la possibilità altresì di stipulare contratti ed entrare nel mercato libero, contribuendo in questa maniera ad una crescita costante della società stessa ed in contemporanea creando sia nuovi posti di lavoro che ricchezza su tutto il territorio. Vogliamo riprendere l’intervento di Claudio Riccardi, ex presidente Gesam, che poneva gli stessi quesiti pochi giorni fa, dice Riccardi e noi ci dichiariamo sulla stessa linea: “E’….veramente preoccupante che i così detti poteri forti prestino questa poca attenzione per l’affare Gesam: il mondo industriale, commerciale, bancario e politico”: Non è solo in gioco la questione del valore delle reti, ma è in gioco il futuro della città. In un futuro in cui Lucca sarà privata della Gesam verrà a mancare un giro economico-finanziario sia diretto che come indotto di decine e decine di milioni di euro e questo sarà per sempre. Di tutto questo non si parla, è lettera morta, si parla solo di vendita e dopo? Lo scenario sarà triste perché con la gestione a Firenze o chissà dove Lucca sarà più povera. Ricorda Riccardi che Tambellini in campagna elettorale diceva “…voglio bene alla Gesam.” E noi chiediamo a Tambellini: una persona che dice di volere bene alla Gesam ed alla sua città ed ha il potere politico di opporsi o cercare alternative, cede un patrimonio di così ampia rilevanza senza colpo ferire? Sicuro Tambellini che lei non sarà accusato in futuro di avere reso ancora più povera la “sua” città e di conseguenza i “suoi” cittadini?”