Elezioni a Lucca, Fantozzi: il centrodestra si muova

19 gennaio 2016 | 08:13
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Elezioni a Lucca, Fantozzi: il centrodestra si muova

“La nascita di un nuovo gruppo consiliare che, dopo il caso di Capannori e dell’esperienza del voto provinciale, anche a Lucca si richiama alla sigla Alternativa Civica Centrodestra ha un solo significato: avviare concretamente in nuove forme il ricompattamento dell’area politica alternativa al Pd ed al M5s, un tempo nota come centrodestra”. Così Vittorio Fantozzi, sindaco di Montecarlo e promotore di una rinnovata unità nel centrodestra lucchese commenta la nascita della nuova lista a Lucca che vede tra i suoi fondatori l’ex assessore Marco Chiari (Leggi).

“La presa d’atto è, in ogni contesto, dal provinciale al comunale, la stessa – osserva Fantozzi -: il centrodestra può vincere soltanto unito e questa unione va intesa, oggi più che mai, come quella dei partiti, sempre più impossibilitati singolarmente ad interpretare il cambiamento necessario nel centrodestra, assieme a quella delle forze civiche. Questa unione potrà basarsi unicamente sui contenuti, un’agenda condivisa di soluzioni alle ampissime problematiche del territorio lucchese, senza fare affidamento unicamente su accordi elettorali o legati alle singole individualità, dimostratisi legami effimeri sui quali costruire il governo di una città, anche quando il centrodestra aveva il vento in poppa in Lucchesia e nel resto d’Italia. Il caso della città di Lucca, vero obiettivo di lungo termine di iniziative politiche come quella del voto provinciale e della consulta degli eletti del centrodestra, è ancora più emblematico di ciò che va fatto. La strada per la riconquista del comune capoluogo, affatto scontata, passa per un percorso nuovo, a tratti inedito, che tenga conto delle istanze pratiche dei cittadini lucchesi quanto dell’irrilevanza politica cui si è destinato coscientemente il centrodestra politico italiano. Più che dalla fusione a freddo tra liste di partito e liste civiche, ognuna con i propri simboli e uomini, è probabile che solo una più ampia e stretta coesione tra queste espressioni attorno ad un programma, cui lavorare da subito, ed all’individuazione in breve tempo di un candidato a sindaco, rappresenti verosimilmente la strada con più ampia probabilità di successo per un’esperienza di governo alternativa alla sinistra e cinque stelle”. Dalle parole bisogna ora passare ai fatti: “Che ci si autoconvochi allora – insiste il sindaco – perché, dato il contesto e l’anno e mezzo che ci separa dal voto, è lecito parlare di “ritardo” e lo si faccia senza rinviare, senza esitare, senza perdere più una settimana poiché la soluzione ai problemi di Lucca come ai problemi del centrodestra verrà unicamente per mano di chi ci crede, non certo per qualche miracolo romano o per grazia ricevuta dagli attuali inquilini di Palazzo Orsetti”.