Per Lucca: “Collezione Salotti esempio fallimento politiche cultura”

“La vicenda della collezione Salotti sta assumendo il classico aspetto inconcludente, che spesso caratterizza il dibattito sulla cultura a Lucca”. La pensa così il movimento civico Per Lucca e i suoi paesi. “Se si vuol ragionare sulla vicenda non si può non ammettere – si legge nella nota – che Salotti non è diverso da altri artisti moderni e contemporanei che hanno avuto a che fare con Lucca perché ci hanno vissuto, studiato o perché in Lucchesia sono nati. L’importanza di Lucca e del suo territorio per l’arte dell’ultimo secolo e mezzo è notevole e meriterebbe che si facesse qualcosa per conservare, valorizzare, studiare l’importate patrimonio culturale e materiale che la città ed il territorio hanno avuto in eredità”.
“La vicenda Salotti dunque si inserisce in un quadro che vede la mancanza di una struttura museale dedicata all’arte moderna e contemporanea – dice la lista civica – Le opere di Salotti dunque non subirebbero, se venissero sbattute in un magazzino, come proposto da Tambellini, sorte peggiore lo dei quadri e delle sculture che il Comune di Lucca, da quarant’anni e più, tiene disperse per i propri uffici, pur essendo state affidate all’ente pubblico con l’espressa volontà dei donatori di dar luogo ad un museo. Il tutto è ancor più grave se si considera la presenza in città di istituzioni quali le fondazioni bancarie e la Fondazione Ragghianti. Lucca infatti avrebbe già gli elementi necessari per far nascere un museo. Lucca ha enti capaci di cofinanziare l’impresa, Lucca ha una fondazione come la Ragghianti che può funzionare quale centro capace di gestire un museo e di idearne e organizzarne le attività. Lucca ha già, oltre ai già ricordati quadri sparsi per i palazzi comunali, pregevoli opere proprio presso la Ragghianti e presso le fondazioni bancarie. Manca purtroppo la volontà politica capace di catalizzare le componenti che, come abbiamo visto, ci sono e anche in discreta abbondanza. In sostanza fallimentare, dispiace dirlo, è la politica culturale del Comune di Lucca, il quale non riesce a proporre altro che il depositare in inqualificabili depositi opere d’arte che meriterebbero di essere ammirate da tutti. Ci eravamo illusi che il sindaco ed assessore alla cultura potesse dare una svolta alla situazione. Purtroppo le illusioni son rimaste tali, le amministrazioni cambiano, ma a Lucca il museo di arte moderna e contemporanea non viene realizzato. Lucca, con tutto il suo potenziale, non riesce a realizzare quel che tante città, piccole e grandi, hanno fatto”.