
L’appello sul futuro delle Rsa di Monte San Quirico e della Pia Casa, lanciato dall’ordine dei medici di Lucca in vista della scadenza dell’attuale convenzione, viene raccolto dal consigliere regionale Pd Stefano Baccelli. “Le due Rsa – dice Stefano Baccelli – sulle quali i medici hanno espresso la loro giusta preoccupazione sono strutture che ospitano circa 120 degenti, tutti con gravi invalidità, affetti da Alzheimer o altre gravi patologie, e quindi non autosufficienti, che hanno bisogno di assistenza e percorsi terapeutici specializzati, oltre che di una presenza costante del personale infermieristico. Monte San Quirico e la Pia Casa sono due storiche eccellenze del nostro territorio, sulle quali negli anni le amministrazione comunali hanno investito molto in termini di risorse economiche, di attenzione ai servizi erogati, nonché di adeguamenti infrastrutturali, rendendole presidi fondamentali per la nostra comunità e in particolare per tante famiglie che vi ospitano i loro cari”.
“Trovo in particolare irrinunciabile – prosegue Baccelli – la presenza di personale infermieristico nelle ore notturne, e quindi assolutamente inadeguata l’ipotesi di demandare ogni intervento sanitario al servizio 118, come pure immaginare di poter fare a meno degli educatori, che nel caso di malattie neurodegenerative svolgono l’unica attività terapeutica efficace, senza la quale la struttura si ridurrebbe a una sorta di “parcheggio” per i degenti, che privati della necessaria attività di relazione avrebbero un drammatico peggioramento della qualità della vita”.
“Per questo condivido l’appello lanciato dai medici chiude il consigliere regionale ed ex presidente della Provincia – e li ringrazio per aver richiamato l’attenzione sulla necessità, anche per il futuro, di finanziamenti adeguati per mantenere gli attuali standard di assistenza e di qualità. Da parte mia, mi farò portavoce del loro allarme verso la giunta regionale. Oggi più che mai è essenziale continuare a tutelare e valorizzare strutture come le due Rsa lucchesi, e tenere salde, tra le priorità, l’attenzione verso le fasce più deboli, come gli anziani, e in generale verso la non autosufficienza”.