Pierami: “Pm 10, sanzioni assurde per abbruciamenti agricoli”

27 gennaio 2016 | 16:48
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Pierami: “Pm 10, sanzioni assurde per abbruciamenti agricoli”

“Mille abbruciamenti annui, sono certamente meno quelli che sì hanno sulle colline lucchesi, corrispondono alla produzione in polveri sottili di un solo forno, pizzeria o ristorante, acceso per soli quattro mesi”. Giovanni Pierami ex assessore all’Ambiente di Lucca ed esponente di Per Lucca e i suoi paesi interviene sul problema delle polveri sottili, mettendolo in relazione alla cura del territorio.

“Siamo ormai tutti consapevoli dell’importanza di curare e gestire il territorio, particolarmente quello collinare, al fine di prevenire dissesti e sciagure. I tragici fatti di Vinchiana 2000 sono lì a rammentarcelo; in quel caso, l’abbandono delle coltivazioni e dei boschi con il conseguente venir meno di ogni manutenzione ci inflisse danni enormi, cinque vittime e centinaia di case distrutte o pesantemente danneggiate, famiglie evacuate per mesi ed anni. Negli anni successivi furono molti gli interventi effettuati sui canali e a contenimento delle frane, ma oggi, a 15 anni di distanza, qual è lo stato del territorio in generale e quello collinare in particolare?”.
Pierami ricorda la fondamentale presenza di “molte persone che, per tradizione o per hobby, con grandi sforzi proseguono a gestire piccoli oliveti, vigne e boschi, in genere per autoconsumo, per la ricerca della genuinità dei prodotti. Purtroppo da molto tempo la politica agricola non tiene in nessun conto questi volontari custodi del territorio e spesso normative nazionali e regionali vanno a scoraggiarne l’impegno. L’ultima grana è arrivata dal Comune. Infatti nella lotta all’inquinamento atmosferico da Pm10 sono state previste pesanti sanzioni per chi brucia le potature degli olivi o il materiale di risulta delle pulizie del sottobosco. Anche da questo tutti possono rendersi conto di quanto l’agricoltura e la cura dei territori, particolarmente quelli collinari, siano oggi al margine del pensiero delle nostre autorità: 1000 abbruciamenti annui, sono certamente meno quelli che si hanno sulle colline lucchesi corrispondono alla produzione in polveri sottili di un solo forno, pizzeria o ristorante, acceso per soli quattro mesi. Inoltre alla canna fumaria del forno può essere installato un filtro, il Comune di Lucca negli anni passati ha finanziato non solo la metanizzazione delle auto ma anche la trasformazione dei caminetti e i filtri per i forni, mentre gli agricoltori in gran parte non hanno alternative. E’ infatti fantasioso pensare di far conferire i materiali di risulta ai cassoni che predisporrà Sistema Ambiente, a pagamento?, trasportando le potature alle strade dove transitano i grossi mezzi per il trasporto dei cassoni, vista la posizione della quasi totalità degli oliveti e selve, spesso serviti da soli sentieri o abbarbicati su ripidi pendii”.
L’ex assessore cita come esempio “virtuoso” Pescia, con la scelta del sindaco Oreste Giurlani di tener fuoro dall’ordinanza gli abbruciamenti agricoli “considerando il micro-apporto di polveri sottili che ne deriva e il forte contributo alla cura del territorio che danno gli agricoltori/custodi, nella consapevolezza che prevenire è meglio che curare”.