Del Ghingaro: “Nel Pd Viareggio serve aria pulita”

30 gennaio 2016 | 16:35
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Del Ghingaro: “Nel Pd Viareggio serve aria pulita”

Anche il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, attacca duramente i vertici del Pd versiliese per la partecipazione al convegno organizzato da Massimilano Baldini sul ricorso al Tar per l’esito delle elezioni del maggio scorso.Un intervento duro in cui, in vista del congresso, invoca aria pulita e facce nuove all’interno del partito viareggino.

“Oggi rivendico il diritto di indignarmi – dice il primo cittadino –  Di questi tempi in politica tutto è accettato, tutto è omologato, ogni presa di posizione è come un cibo precotto comprato al fast food. Il commissario del Pd di Viareggio Dati va ad una iniziativa della destra, si fa fotografare, chiacchiera allegro e spensierato, a suo agio. Gli uni simili agli altri come le patatine del Mc Donald’s. I valori dispersi, le idee frullate in un miscuglio di livore, rabbia, sconfitte plurime mai davvero digerite, improbabili autoassoluzioni dall’aver inanellato errori su errori. Unico punto di incontro “il dagli all’untore”, la lotta volgare e becera contro il sindaco, quello che li ha battuti, sbaragliati, sconfitti a suon di voti, di trasparenza, di democrazia. Quello è il nemico, per il resto muoia Sansone con tutti i Filistei”.
“Rivendico il diritto allo sdegno – prosegue – oltre che all’indignazione. Sdegno vero, puro e salutare, di quelli come me, che si battono mettendoci la faccia e il cuore, di quelli (e sono davvero tanti) che credono che i valori e gli ideali della sinistra siano ancora vivi e vegeti e che non siano frullabili, amalgamabili, mescolabili con quelli della Lega, dei vari Salvini e company che si agitano, verdi, anche sui nostri territori. Insomma io difendo lo slow food della politica, la riflessione sulle parole da dire, sulle iniziative alle quali partecipare, sul rispetto forte delle istituzioni, sulla demarcazione chiara del confine fra chi è democratico e chi è reazionario, tra chi è solidale e chi é razzista, tra chi persegue il bene in quel che fa e chi invece trama inciucioso per produrre il male”.
“Io che sono del Pd – conclude Del Ghingaro – mi vergogno di avere a Viareggio una classe dirigente così distante dai tanti, ma tanti democratici sani, vivi, leali della cittá. Da tempo chiedo un forte cambiamento di un partito ormai allo sbando, con la piccola e debole testa staccata dal grande e robusto corpo, oggi mi auguro che il mio non sia più solo un auspicio, ma una chiara e limpida necessitá, se davvero si vuol rimettere a posto una cittá ed una comunitá. Aria ci vuole, aria fresca e pulita dentro il Pd di Viareggio”.