
Rifondazione Comunista appoggia la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori delle case di riposo comunali e ritiene che le scelte dell’amministrazione comporteranno oltre che una perdita di posti di lavoro, una riduzione della qualità del servizio, così come già emerso dalle preoccupazioni espresse dai sindacati e dall’ordine dei medici.
“A subire il massimo taglio – dice la consigliera comunale di Rc, Roberta Bianchi – saranno le animatrici e ci meravigliamo che non ci si renda conto del ruolo che queste figure hanno all’interno delle case di riposo. Le educatrici infatti stimolano e valorizzano le risorse personali degli anziani, offrendo risposte diversificate volte al mantenimento, al recupero e alla valorizzazione delle loro potenzialità.
In mancanza di attività educative, gli anziani rischiano di essere lasciati a trascorrere davanti alla tv la maggior parte del loro tempo.
Non credo che sia questo che vogliamo per i nostri cari, di cui non possiamo prenderci cura personalmente”.
“Senza considerare – conclude la consigliera – inoltre che la perdita di una trentina di posti di lavoro, quasi esclusivamente femminile, penalizzerebbe una categoria, le donne, già fortemente penalizzata sul fronte dell’occupazione, in particolare nei momenti di crisi come quello che stiamo vivendo ormai da anni anche a Lucca. Auspichiamo dunque che l’amministrazione comunale riveda le proprie decisioni e nel contempo dichiariamo la nostra più completa disponibilità a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta”.