Andreuccetti (Pd): unioni civili, diritto irrimandabile

Un diritto irrimandabile, così il segretario territoriale del Partito democratico, Patrizio Andreuccetti, definisce le unioni civili. Una posizione, la sua, che va a sostegno del ddl Cirinnà, perché, spiega, “dotarsi in Italia di una legge che disciplini le unioni civili è una questione di civiltà, di buon senso direi: si tratta di riconoscere diritti fondamentali e dare a chiunque la possibilità di scegliere la propria vita, secondo inclinazioni, percorsi, sentimenti e decisioni del tutto personali”.
“È sbagliato – continua Andreuccetti – vedere nell’accettazione delle unioni civili una minaccia alla famiglia tradizionale o la volontà di gettare un colpo di spugna sull’istituzione stessa del matrimonio. Personalmente, anche io ho l’aspirazione di sposarmi, di farlo in chiesa, e di avere dei figli da mia moglie, ma questo non significa che debba imporre il mio modello agli altri. Ognuno deve poter scegliere liberamente e in questo senso le unioni civili rappresentano una regolamentazione necessaria, un esempio di democrazia e pratica delle libertà”. “D’altronde, anche in passato, certe tematiche laiche – e mi riferisco per esempio alle leggi sull’aborto e sul divorzio – sono state approvate con una maggioranza significativa – conclude il segretario – Anche in quel caso sembrava che l’Italia fosse spaccata in due o che, addirittura, la maggior parte dei cittadini si esprimesse in modo contrario: in realtà così non è stato. Auspico quindi che si esca da questa impasse e personalmente mi auguro che prevalga la linea del voto favorevole alla legge. Il tempo è maturo e non possiamo rimandare questa occasione: l’Italia non può più restare l’unico paese europeo a non avere ancora affrontato e risolto la questione”.