
Un consiglio comunale per affrontare nuovamente le questioni legate al bando di gara per l’affidamento in concessione delle case di riposo comunali che ieri mattina (12 febbraio) sono state al centro di un presidio di protesta sotto il Comune di Lucca. A richiederne la convocazione il consigliere Luca Leone, insieme ad altri colleghi, e che oggi interviene chiedendo alla maggioranza di anticipare il confronto a Palazzo Santini. “Ho partecipato, in punta di piedi, alla riunione aperta alla Pia Casa promossa dai sindacati e dai lavoratori della Kcs a conclusione della giornata di sciopero di ieri – Spiega Leone -. Ho ritenuto utile e opportuno ascoltare direttamente le critiche e le preoccupazioni di sindacati e lavoratrici/lavoratori riguardo alla procedura di concessione e gestione di due delle tre strutture comunali Rsa, dopo aver letto le note inviate in settimana a me come ad altri esponenti dell’Amministrazione e della politica cittadina, così come gli interventi preoccupati dell’ordine dei medici e del collegio infermieri”.
“Alla luce delle preoccupazioni nascenti in città – prosegue – pur non avendo avuto modo di approfondire atti e documenti, è stata recentemente richiesta, dal sottoscritto come da altri consiglieri, la convocazione di un consiglio comunale straordinario, per poter discutere della situazione legata al bando di concessione. Il consiglio comunale è ‘rimasto fermo’, infatti, agli atti di indirizzo generali, dati circa un anno fa, senza più discutere della questione, che oggettivamente attiene alla competenza della struttura burocratica e della giunta comunale. Nel corso dell’ultima conferenza dei capigruppo, nella quale peraltro sono potuto intervenire solo in ritardo, si era convenuto di posporre la convocazione del Consiglio, indicativamente all’8 marzo, perché appariva non opportuno affrontare la questione nel bel mezzo di una procedura di gara. Sul punto però, credo sia opportuno fare alcune riflessioni, anche alla luce delle aperture che, mi pare, siano emerse nell’incontro che il sindaco ha avuto con le rappresentanze sindacali. Se ci sono spazi per discutere della questione e per deviare il treno in corsa, mi pare che evidentemente ce ne siano prima che si arrivi all’aggiudicazione anche provvisoria della gara. In fin dei conti avere modo di discutere della procedura, o del capitolato, prima che sia troppo tardi, mica significa entrare nel merito delle proposte tecniche o economiche dei 4 partecipanti alla gara?”
Leone nutre diverse perplessità sulla gara. “La richiesta dei sindacati e dei lavoratori è, infatti, molto ferma e decisa: sospendere ed annullare la procedura – ricorda -. A giustificazione della richiesta si sono poste le notevoli riduzioni di risorse economiche da capitolato di circa 400mila euro e soprattutto delle riduzioni di circa 30-35 unità negli organici, con evidenti ripercussioni socio-economiche dirette e indirette. Tali elementi, accanto a qualche dubbio e perplessità che sarebbero emersi circa l’impostazione dei punteggi di gara, sia relativamente all’offerta tecnica che all’offerta economica, non sembrerebbero finora essere state smentite dall’Amministrazione, che conferma l’adeguamento agli standard regionali. In questa situazione piuttosto critica e delicata, in cui sono in ballo elementi legati sia alla qualità dei servizi nelle strutture comunali, da sempre un nostro fiore all’occhiello, sia la salvaguardia di numerosi posti di lavoro, se esistono spazi limitati d’azione, a mio avviso, questi possono aver luogo solamente ora, prima cioè che si arrivi ad una aggiudicazione provvisoria della gara, “evitando rischi di richieste danni legate a lucro cessante in prospettiva. Se c’è davvero la disponibilità da parte dell’amministrazione di ragionare a stretto giro d’azione con le organizzazione sindacali si tratta di capire onestamente cosa si può e si vuole fare davvero in concreto. Data la delicatezza della questione e i rilevanti interessi in campo, nonché l’attenzione crescente seppure tardiva in città, ritengo utile e intelligente per il sindaco e la giunta il diretto coinvolgimento del consiglio comunale, nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno. Se la disponibilità di sindaco e giunta c’è ed è, non ne dubito genuina e sincera, meglio agire nei limitati spazi d’azione, se ve ne sono, certamente prima che sia troppo tardi, e comunque si spieghi meglio al Consiglio le linee e gli obiettivi d’azione”.