
La consigliera del Movimento Cinque Stelle, Laura Giorgi, torna all’attacco sulla questione Gesam: “Sui giornali dice – si leggono le fantasiose dichiarazioni del sindaco Tambellini, “Vorrei ricordare che il famoso contratto Sinergo lo denunciai io, e tutte le volte che ho fatto denunce non ho sbagliato”. A lui, che pare avere la memoria corta, vorremmo ricordare che proprio lui si limitò, allora, a chiedere il parere dell’Avcp (antesignana dell’Anac, ndr) e quando nel 2011 gli dette ragione, bocciando il piano Sinergo, lui e il Pd non fecero denuncia al Tar e nemmeno successivamente denuncia alla Corte dei Conti o alla magistratura, anzi sui giornali del tempo si lesse: “Il nostro compito finisce qui – conclude Tambellini -. Restiamo a vedere se qualche privato farà eccezione” lavandosene le mani come Ponzio Pilato”.
“Quando è divenuto sindaco, poi – prosegue Giorgi – non si hanno notizie di iniziative in proposito da parte sua. Dobbiamo aspettare la denuncia presentata nel 2013 dalla consigliera Giorgi del M5S di Lucca alla magistratura e alla Corte dei Conti per rivedere l’interesse puntato sulle clausole del contratto Sinergo, o meglio dobbiamo aspettare la venuta della guardia di finanza per reperire le carte in proposito per veder risvegliarsi i bradipi. Ora, alla luce di quanto sostenuto da Magnani, tutti a dire che il contratto Sinergo va rivisto, ma dal 2012 ad adesso cosa è stato fatto?”
“Leggiamo anche di un Bortoli – prosegue la consigliera pentastellata – che tra le cause per il defestramento di Magnani, mette anche il fatto che lo avrebbe ripetutamente richiamato perché le pagine della sezione “amministrazione trasparente del sito di Gesam Energia erano tragicamente vuote, con la scritta “pagina in costruzione”. Pare evidente che Bortoli, tutto teso a difendere la sua cessione asimmetrica, abbia una visione molto asimmetrica. Vede quello che non ha fatto Magnani, ma non vede quello che non fanno o fanno solo in parte i responsabili delle altre partecipate, dove le pagine in costruzione sono ancora presenti. Speriamo adesso ci sia una corsa a mettersi in linea con la legge. Oppure licenziamoli tutti. Nel frattempo Bortoli potrebbe dimettersi e riposarsi un poco. Ne potrebbero trarre giovamento anche le tasche dei lucchesi”.
“La scissione asimmetrica va fermata – è la conclusione di Giorgi – Chiediamo un immediato azzeramento di tutta la pratica relativa alla scissione di Gesam, il rifacimento delle perizie patrimoniali con ricalcolo del valore delle singole società di Gesam stessa e l’pertura di una discussione nuova su come procedere poi ai fini della gara del gas. Per la gara di Atem sono tre le possibilità e Gesam può essere l’ago della bilancia nei confronti dei due naturali contendenti, e questo va fatto pesare nei modi e nelle sedi deputate dalla legislazione in materia. Si può giocare la carta Gesam partecipando direttamente alla gara (ricordiamo che questi investimenti sono remunerati per legge al 6,1 per cento) O si apre una trattativa da parte di Lucca Holding con Toscana Energia per rimodulare la partecipazione azionaria facendo valere il ruolo strategico di Gesam in seno all’Atem. O magari si coinvolgono gli altri comuni dell’Atem e si fa “una cordata”. O si spunta un ottimo prezzo di vendita e si capitalizza in altro settore. La trattativa è comunque complessa e deve essere supportata da specialisti del settore che in qualità di advisor indirizzino e supportino con argomenti pertinenti la valorizzazione degli asset Gesam. E ci pare proprio che la ditta scelta non stia ben supportando il Comune. Ridurre il capitale in Gesam a favore di Toscana Energia senza nessuna garanzia e rimanere così dentro la società valendo poco o niente (si prevede un 20 per cento) con Toscana Energia che decide tutto senza possibilità alcuna di tutela della quota di minoranza è la cosa peggiore”.