Giorgi: “Scissione Gesam? Non deve esserci fretta”

27 febbraio 2016 | 16:02
Share0
Giorgi: “Scissione Gesam? Non deve esserci fretta”

La gara per la rete del gas? Va fatta bene e comunque non c’è fretta. E’ la posizione della consigliera 5 Stelle, Laura Giorgi che interviene nuovamente sulla questione della scissione asimmetrica di Gesam: “Probabilmente – sottolinea Giorgi – le gare di Atem Gas nemmeno si faranno più, visto che,per ora, ne è stato avviato solo il 5% e tutte queste sono in contenzioso al Tar e visto anche i grossi costi che comportano e che si riverseranno, questo è certo, in bolletta con grossi aumenti. E visto anche che il decreto mille proroghe ha decisamente posticipato il tutto e annullato completamente le penali. Sicuramente quindi la pretesa di Tambellini di voler per forza procedere alla scissione asimmetrica, che è propedeutica alla gara, è incomprensibile. Non c’è fretta, ormai l’hanno capito tutti”.

La Giorgi mette anche anche in guardia sulla procedura che andrà eventualmente seguita: “In ogni caso, se dovessero essere confermate, tali gare andranno fatte molto bene e con molta preparazione, cosa che, per ora, ci pare proprio non sia avvenuto: molti comuni nemmeno si sono mai incontrati. Analizzando il decreto ministeriale del 12 novembre 2011, ne deriva l’assoluta importanza della redazione delle linee guida che la stazione appaltante, di sua iniziativa,ovvero di sua sponte, deve preparare, dando indicazioni su quelli che sono i limiti di cui i comuni debbono tenere conto nel preparare il loro documento programmatico di sviluppo. Quindi ciascun comune fa il suo piano programmatico di sviluppo, poi ciascun consiglio lo approva, dopo di che li manda alla stazione appaltante la quale ha l’obbligo di metterli insieme tutti e cercare di farli diventare un documento unico, in collaborazione con gli enti locali, non da sola”.
“Fare bene questi piani programmatici è vincente – chiosa la Giorgi -. Non farli o farli male significa per i cittadini perdere soldi. Quanti di questi piani sono stati fatti? Diciamo a alta voce: tutti i comuni si attivino e utilizzino i tanti soldi forniti dall’una tantum prevista dalla legge, che se non spesa deve essere restituita, per avere i migliori advisors, senza sceglierli per massimo ribasso, come è successo a Lucca, ma per svolgere un lavoro lungo e faticoso”.