Assemblea dei sindaci, a Regione le priorità del territorio

29 febbraio 2016 | 13:38
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Assemblea dei sindaci, a Regione le priorità del territorio
Assemblea dei sindaci, a Regione le priorità del territorio
Assemblea dei sindaci, a Regione le priorità del territorio

“Attenzione per tutto quello che la provincia di Lucca può dare sia in termini di infrastrutture, soprattutto ferroviarie, sia per il comparto del turismo e della cultura: Lucca vuol far sentire il suo peso in una Regione che sta ridisegnando i rapporti tra territorio e istituzioni”. A dirlo è stato il presidente della Provincia, Luca Menesini, introducendo la riunione con la Commissione Toscana costiera della Regione, nell’ambito della quale è stato presentato un documento di sintesi che indica le priorità del territorio provinciale e, in particolare, di quello che si affaccia sulla costa con l’obiettivo di contribuire ai progetti di sviluppo attuati grazie alle risorse della Regione Toscana.

La riunione si è svolta oggi (lunedì 29 febbraio) a Palazzo Ducale ed è stata aperta dal consigliere regionale Antonio Mazzeo, presidente della commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana Costiera, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale, Marco Remaschi, dei consiglieri regionali della provincia, Stefano Baccelli, Ilaria Giovannetti ed Elisa Montemagni, dei membri della commissione regionale e dell’assemblea dei sindaci, convocata dal presidente Menesini.
“Abbiamo lavorato con i sindaci della provincia – ha spiegato Menesini – a un documento sui temi e sulle questioni delle quali la Regione deve tener conto: ritengo fondamentale che ogni territorio abbia un suo ruolo in un’area vasta dove ogni zona deve portare la sua specificità quale valore aggiunto”.
In virtù degli obiettivi e delle priorità indicate – a partire da questa prima traccia di piano strategico locale – il territorio provinciale di Lucca si candida a svolgere il proprio ruolo con una visione e un contributo sia di merito che di metodo alla definizione delle scelte per il territorio della costa e della Toscana. Al tempo stesso i rappresentanti degli enti locali lucchesi chiedono che la Regione Toscana preveda delle modalità operative di concertazione con i territori su materie come la programmazione della formazione, la promozione turistica, la definizione delle priorità per la pianificazione comunitaria e la gestione del sistema sociosanitario.
In questo contesto s’inserisce anche un ragionamento sulla governance dei territori soprattutto alla luce delle numerose competenze riacquisite dalla Regione dopo la riforma delle Province. Questo cambiamento istituzionale, unito all’aggregazione in chiave di Area Vasta di altre funzioni strategiche (gestione del territorio, sanità, consorzi di bonifica, gestione delle acque, eccetera), induce i rappresentanti degli enti locali a chiedere alla Regione nuovi modelli di governance territoriali, spazi di partecipazione dei territori stessi nelle scelte d’area e regionali e nuove capacità di programmazione strategica, ciò per evitare soluzioni troppo dirigistiche e irrispettose delle realtà locali.

Le priorità del documento
Nell’articolato documento si individuano le priorità per lo sviluppo e per la competitività del nostro territorio che non può prescindere dalla connessione infrastrutturale, dalla coesione, dal concetto di identità locale e, infine, da una governance in cui i territori siano protagonisti.
Per quanto riguarda la mobilità e la logistica il sistema della provincia di Lucca auspica l’interconessione con il sistema della Costa Toscana e con i suoi principali hup territoriali: porto, aeroporto e centri intermodali, ma anche con la dorsale tirrenica e l’area della città metropolitana fiorentina. Lo sviluppo passa quindi dal raddoppio della ferrovia Firenze-Lucca-Viareggio e dalla contestuale soppressione di molti passaggi a livello, dal rafforzamento della linea ferroviaria Lucca-Pisa-aeroporto-Livorno per una connessione interna al sistema costa, oltre a garantire un collegamento essenziale per la Valle del Serchio attraverso la Lucca-Aulla.
Sul fronte delle infrastrutture viarie, l’obiettivo indicato è il potenziamento delle autostrade A11 e A12; l’attuazione dei progetti viari della Piana di Lucca (assi viari e nuovo Ponte sul fiume Serchio) e in Versilia (asse di penetrazione); la variante di Ponte a Serraglio (Bagni di Lucca).
Sulla logistica si punta al potenziamento dei sistemi di logistica su rotaia e un loro collegamento verso la costa/Porto e verso la città metropolitana mediante l’organizzazione di una rete di scali distribuiti nei punti strategici del territorio e di raccordi diretti con le aziende. In questa logica si rende necessario predisporre un masterplan che caratterizzi lo scalo merci del Frizzone quale Centro Intermodale dotato dei servizi necessari a garantire un adeguato scambio gomma-ferro supportando uno sviluppo delle potenzialità a favore del sistema produttivo locale, attivando nuovi collegamenti soprattutto con il Porto di Livorno.
Per le infrastrutture immateriali occorre potenziare e diffondere il cablaggio del territorio con la banda ultra larga raggiungendo aree produttive rimaste escluse dagli interventi precedenti con l’obiettivo di ridurre il digital divide sia per le imprese che per i cittadini.
In merito alla mobilità sostenibile il documento individua nel potenziamento del trasporto pubblico locale (TPL) con fattore di collegamento tra aree interne e zone costiere. Ma si punta anche sulla mo sulla mobilità ciclabile come sistema di reti e maglie che relazionano gli assi del sistema regionale toscano (asse Arno, Costiero e Francigena) individuando reti di relazione e integrazione: completamento ciclopedonale Puccini per connettere Lucca e costa; e ciclopedonale Nottolini, Ozzeri, Rogio, ex Lucca-Pontedera per connettere Serchio/Francigena e Arno.
Non meno importanti sono i punti messi in chiaro sulle competenze, sull’innovazione e sulla coesione. Il sistema delle competenze e dell’innovazione è un vero banco di prova per la capacità di crescita omogenea di un sistema territoriale. E, secondo il documento proposto, sarà vincente nella misura in cui si riuscirà a mettere in relazione, integrandoli, i percorsi di eccellenza cresciuti nei vari territori, favorendo non solo la collaborazione, ma anche l’integrazione funzionale e la gestione integrata. L’obiettivo degli amministratori è di valorizzare l’eccellenza e l’unicità dei distretti produttivi (manifatturiero cartario, nautica e lapideo); sostenere il sistema degli incubatori e dei Poli tecnologici (Lucca, Capannori, Coreglia, Minucciano, Versilia); favorire la crescita di luoghi di alta Formazione (Imt, Campus, scuola Made); sostenere progetti di integrazione e dialogo tra il sistema universitario, i poli di formazione di eccellenza (Normale e scuola S. Anna) e il territorio.
Un’attenzione particolare è rivolta poi al concetto di identità, alle eccellenze e alle vocazioni del territorio provinciale. Ecco quindi che si parla della risorsa acqua di cui è ricca la Lucchesia con tutte le sue fragilità geomorfologiche; ambito in cui è necessario però intervenire per l’articolato progetto di conduzione delle acque nella Piana, per il completamento del sistema fognario e di depurazione; nonché per la regimazione e la qualità delle acque interne tra Valle del Serchio, Piana e Versilia. Sull’aria – dove la Piana rappresenta un caso per le polveri sottili – il territorio si candida ad essere sperimentatore di azioni innovative e coerenti sul tema della mobilità collettiva (TPL, car sharing e pooling), degli incentivi all’innovazione per cittadini e imprese, sula mobilità ciclabile. Ma per questo chiede sostegno, risorse, misure e interventi di supporto.
Ma si punta anche all’economia circolare come vocazione, anche sulla base dell’esperienza avanzata da diversi comuni sul tema della gestione dei rifiuti. In questo caso il territorio può svolgere un ruolo di capofila per la sperimentazione la ricerca per perseguire lo sviluppo sostenibile dell’area.
Non poteva mancare, infine, la vocazione turistica del territorio: da quella turistico-balneare della costa a quella più artistico-culturale del capoluogo a quella rurale e ambientale della Valle del Serchio. In questo importantissimo settore economico provinciale, il sistema degli enti locali si aspetta dalla Regione Toscana un rilancio della capacità del sistema promozionale toscano di rappresentare tutti i territori anche con le definizione di progetti promozionali di filiera tematica per il turismo balneare, per la filiera culturale che unisce Michelangelo a Puccini, per le ville e le dimore storiche, per la via Francigena e le fortificazioni. In chiave infrastrutturale risultano centrali il tema della creazione della rete congressuale Versiliese e lucchese.

Il tour di Mazzeo
La giornata lucchese della commissione Toscana costiera presieduta da Antonio Mazzeo, alla presenza dell’assessore regionale Marco Remaschi e del consigliere regionale ed ex presidente della Provincia, Stefano Baccelli, è proseguita con l’incontro in Sala Giunta con i rappresentanti delle Camera di Commercio e, dopo un momento conviviale a Capannori, con le visite alle aziende del territorio della Piana.
Positivo il commento della giornata dei consiglieri regionali Antonio Mazzeo, Ilaria Giovannetti e Stefano Baccelli: “Per lo sviluppo della provincia di Lucca all’interno di un più ampio piano di rilancio dell’area costiera – hanno detto – serve un protocollo d’intesa generale, che tenga insieme tutti i singoli territori anche alla luce del nuovo assetto istituzionale derivante dalla abolizione delle province. Questo non è il momento della frammentazione del metodo di relazione e della sottoscrizione di protocolli di intesa singoli quanto piuttosto quello di puntare a nuovi livelli, almeno su base comprensoriale, per sviluppare politiche comuni. Questo, ovviamente, non significa ignorare le specificità delle varie zone del territorio, ma la loro tutela non può prescindere da un lavoro più ampio e da un ragionamento politico complessivo da portare avanti in piena sinergia con la Regione Toscana”.
Tra i diversi temi toccati, in una serie di incontri con sindaci, amministratori ed imprenditori a partire dal primo pomeriggio, anche quello del turismo, risorsa fondamentale per il territorio lucchese. Dopo il superamento delle Apt – ne sono convinti i consiglieri Pd – bisogna ridefinire il ruolo della Regione e produrre idee e progetti destinando risorse ai territori. Il lungo pomeriggio lucchese dei democratici in Regione, che ha visto la presenza anche dell’assessore Marco Remaschi, dopo un pranzo di lavoro con sindaci e dirigenti Pd, ha fatto tappa alla Sofidel di Porcari dove l’ad Luigi Lazzareschi ha illustrato la storia e le performance dell’azienda. Subito dopo la delegazione si è spostata al Frizzone per una visita allo scalo merci, sottolineando in questo modo la centralità del tema delle infrastrutture e della logistica nelle politiche di sviluppo. La giornata si è conclusa con un dibattito pubblico nella sede del coordinamento territoriale Pd, alla quale hanno preso parte, oltre a Mazzeo, Baccelli, Giovannetti e Remaschi, anche Patrizio Andreuccetti, segretario Territoriale Pd, Alessandro Tambellini, sindaco di Luccae Luca Menesini, presidente della Provincia di Lucca.

Le reazioni dei sindaci
Posizioni diverse, al termine della mattinata di Palazzo Ducale, fra i primi cittadini della Provincia. C’è chi vede come un segnale positivo di vicinanza con la Regione, di solito avvertita come istituzione lontana dai territori, chi, invece, vorrebbe che alle parole seguissero i fatti. Lo dice il sindaco di Porcari, Alberto Baccini: “Sicuramente – dice – quello di oggi è stato un punto di partenza. Ma a me piace parlare di argomenti concreti. Si dovrebbero individuare quattro o cinque cose concrete da fare e poi andare avanti con quelle. Penso ai trasporti, alla viabilità, al sostegno alle aziende sul prezzo dell’energia, alle politiche dei rifiuti”. Anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, non è troppo ottimista: “Si fanno tanti discorsi – dice – ma alla fine l’assessore alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha a disposizione a bilancio 20 milioni di euro, 2 milioni di euro a provincia, ovvero nulla. Queste tematiche e questi problemi, insomma, dovrebbero essere allargati a un dibattito più esteso, che coinvolge anche le scelte nazionali”.

La commissione
“Tre sono gli ambiti prioritari su cui lavoreremo, relativamente a questo territorio, nel piano di rilancio della costa che andremo a costruire nei prossimi mesi: infrastrutture, attrattività degli investimenti ed integrazione del sistema socio sanitario”. Così il presidente della commissione Antonio Mazzeo, Pd, stamani a Lucca.
“Sul piano infrastrutturale sappiamo bene quanto sia fondamentale procedere da un lato alla velocizzazione della linea ferroviaria tra Firenze Lucca e Viareggio e dall’altro al potenziamento delle autostrade A11 e A12, ma al tempo stesso non possiamo dimenticare il tema degli assi viari di accesso al porto di Viareggio, la tangenziale di Lucca e il completamento del nuovo ponte sul Serchio”, ha detto Mazzeo. “Quanto all’attrattività degli investimenti, sarà fondamentale dare sostegno ai distretti produttivi del cartario, della nautica e del lapideo, eccellenze dell’intera Toscana”. Su questo tema, secondo Mazzeo, “sarà decisivo il contributo in termini di progettualità ed innovazione che potrà arrivare dall’integrazione dei poli tecnologici”.
Un ultimo riferimento Mazzeo lo ha quindi riservato al turismo e in particolare al settore dei balneari. “Grazie all’impegno di tutti”, ha detto, “siamo riusciti a stoppare ogni ipotesi di aumento dei canoni demaniali. Ora affronteremo il delicato tema della Bolkenstein per cercare di trovare le forme adeguate in grado di tutelare le attività e gli investimenti di chi opera sul litorale”.
Tra i temi emersi, il raddoppio della ferrovia per Firenze e Viareggio, il collegamento con Aulla, il miglioramento dei collegamenti con il porto di Livorno, il rilancio di quello di Viareggio. E se lo scalo di Livorno è stato definito “il porto della Toscana”, l’aeroporto di Pisa è stato definito “l’aeroporto di questa parte di Toscana”. Il territorio di Lucca, così come Viareggio e tutte le aree di questo comprensorio, è stato detto, non possono prescindere dal rapporto con il resto della fascia costiera. Una questione da non sottovalutare, inoltre, è quella relativa al dissesto idrogeologico.
Al centro dell’attenzione, anche il riassetto istituzionale susseguente la riforma delle Province. Le questioni, è stato affermato, in virtù di questo dovranno essere affrontate anche in considerazione delle nuove competenze spettanti ai Comuni, alla Regione e agli altri soggetti.
I problemi relativi alle imprese e in particolare ad alcuni settori, come ad esempio l’imprenditoria turistica e balneare, sono invece emersi con maggiore precisione nel corso dell’incontro con la delegazione della Camera di commercio, capeggiata dal presidente Alessandro Bartoli. Assieme al presidente vi erano anche Alessandra Bruni e Massimo Marino, dirigenti della stessa Camera.
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche alcuni consiglieri regionali. Stefano Baccelli, Pd, che è stato per anni presidente della Provincia di Lucca, ha sottolineato la necessità non solo di migliorare le infrastrutture ma anche “rendere appetibili gli investimenti da mettere in campo in questa parte di Toscana”. Per Baccelli, che ha anche sottolineato “l’importanza di ascoltare la voce dei territori nella fase di costruzione delle politiche”, occorre intervenire in maniera strutturale ed organica per risolvere le problematiche nel loro complesso.
Elisa Montemagni, Lega Nord, dopo aver ricordato che “il ruolo delle opposizioni è vigilare che la maggioranza operi scelte nel bene della collettività”, ha evidenziato quelle che, per lei, sono le questioni essenziali da tenere in considerazione per il rilancio di territori come la Versilia, la Lucchesia, la Valdiserchio e la Garfagnana: “Occorre l’adeguamento delle infrastrutture ferroviarie e viarie ed intervenire a favore del turismo e degli operatori balneari”. Anche l’inquinamento e la questione delle acque, tuttavia, sono state poste al centro dell’attenzione da parte della consigliera Montemagni, che ha inoltre chiesto “adeguata attenzione per il porto di Viareggio”.
Gianni Anselmi, Pd, ha sottolineato che “quanto emerso oggi evidenzia che ci sono aspetti e problematiche similari tra i vari territori toscani”. Anselmi ha ricordato che temi come l’adeguamento delle infrastrutture e il ruolo della portualità “stanno al centro della ripresa economica dell’intera Toscana occidentale” in quanto “elementi essenziali di sviluppo”.
Secondo Enrico Cantone, M5s, la prima questione da affrontare e risolvere è quella delle infrastrutture. “Non vi può essere sviluppo per nessun territorio se prima non si danno risposte positive alla necessità di avere collegamenti adeguati”, ha detto Cantone. Che ha aggiunto: “Serve però far funzionare bene le infrastrutture esistenti, più che realizzarne di nuove, perché quando si costruiscono nuove infrastrutture si corre il rischio di infiltrazioni mafiose”. Per Cantone, inoltre, i territori della Lucchesia o della Versilia, come gli altri di questa parte di Toscana, “hanno bisogno di essere organicamente all’interno di un sistema in cui il porto di Livorno e l’aeroporto di Pisa rappresentano poli in grado di offrire vantaggi economici e commerciali a tutte le realtà del sistema territoriale stesso”.
Roberto Salvini, Lega Nord, ha invece parlato di “necessità di programmare” e di “scegliere i comparti qualificanti di ogni zona in modo che, attraverso il loro sviluppo, si possa rilanciare l’intera economia della zona”. Per Viareggio e la Versilia, ha aggiunto, “un settore trainante può essere la nautica”.
L’invito a procedere sulla strada del coinvolgimento delle realtà locali, infine, è arrivato dall’assessore regionale Marco Remaschi, il quale ha osservato che “in una dinamica di riorganizzazione più ampia, bisogna che le cose partano dal basso”. Secondo Remaschi, ferme restando tutte le problematiche che interessano i vari territori della zona, “bisogna far emergere il protagonismo dei territori” ed è importante “costruire politiche sulla base di questo genere di indicazioni”.