Infrastrutture e imprese, i progetti di Rossi per Lucca






Tempi certi per le priorità del territorio lucchese. E’ quello che promette il presidente della Regione, Enrico Rossi, che traccia il bilancio della due giorni lucchese assieme al sindaco Alessandro Tambellini e al consigliere regionale Stefano Baccelli.
Una due giorni intensa che, iniziata ieri, si è conclusa stamattina con la visita all’ospedale San Luca, l’incontro con gli industriali e un saluto alle atlete del Basket Le Mura, impegnate in un finale di campionato al cardiopalma da capoliste della A1 femminile.
“E’ cambiato l’assetto istituzionale – dice il presidente Rossi aprendo l’incontro a Palazzo Orsetti – Se prima c’era un ente intermedio fra Regione, Comune e cittadini ora non esiste più. E per questo è necessario un riferimento istituzionale sui territori. Per questo stiamo pensando di organizzarci facendo riferimento a delle zone che grosso modo corrispondono alle zone dei distretti sociosanitari per effettuare incontri di questo tipo almeno due volte l’anno per verificare le cose fatte e da fare. Così rinsaldiamo i rapporti con il territorio anche viste le nuove competenze che ci sono affidate: pianificazione ambientale, formazione, centri per l’impiego, agricoltura, caccia e pesca. Una sfida, questa, di presenza della regione nei territori che mi piace. Entro un anno, dunque, ritornerò per verificare lo stato di avanzamento dei progetti”.
Assi viari
“Ricordo – dice Rossi – lo scetticismo con cui fa accolto la firma del protocollo di intesa firmato con il ministro Matteoli. Da allora passi avanti ne sono stati fatti. La Regione ci ha messo del suo promettendo 15 milioni di euro ad Anas per la reaizzazione dell’opera e due milioni di euro per la progettazione definitiva. L’opera, passata dal consiglio superiore dei lavori pubblici, ora attende l’ok del Cipe per l’approvazione e l’apertura della fase della progettazione definitiva. Mi pare che ci siamo, ma, come ho detto anche agli industriali, la spinta non deve attenuarsi né deve essere consentito a nessuno di fare melina”.
“Sulla questione – ha aggiunto il sindaco – non vogliamo zeppe alle ruote e sabbia negli ingranaggi. Bisogna guardare ai risultati”.
Le foto di Giuseppe Cortopassi
Ponte sul Serchio
Pronto anche il progetto del ponte sul Serchio: “In questo caso – ricorda Rossi – come Regione abbiamo messo a disposizione 15 milioni di euro grazie all’acordo con la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Saremo velocissimi e a fine anno si dovrebbe poter svolgere il bando per l’assegnazione dei lavori”.
Ferrovie
Il raddoppio della ferrovia Lucca – Firenze per il presidente Rossi è un’opera storia. “Una parte – dice – è già su un binario sicuro. Il primo lotto, la Montecatini – Pistoia, parte ora, sul secondo lotto è in corso la progttazione definitiva. L’obiettivo è che entro il 2019 il raddoppio sia una realtà per tutti i lotti per un lavoro da 450 milioni di euro di cui 250 a carico della Regione. Un lavoro di cui sono orgoglioso e di cui presto vedremo i risultati”.
Le richieste delle aziende
Dagli industriali sono state presentate tre questioni di cui Rossi si è preso l’impegno di dare risposte in modo definitivo entro l’anno: “Una di queste – spiega Rossi – è l’accordo di programma per la depurazione industriale che deve essere rivisto e c’è l’impegno a farlo entro la fine dell’anno. Poi è stato sollevato il problema dello smaltimento del pulper per cui ho preso l’impegno di dare risposte definitive anche in questo caso entro l’anno. Infine la questione della movimentazione delle merci. Ci vuole un accordo per usare al massimo i binari per le merci tenendo conto che il porto di Livorno entro l’anno completerà il collegamento fra la darsena toscana e la ferrovia”.
“Lo scalo merci – ha aggiunto il consigliere regionale Stefano Baccelli – del Frizzone ha già una movimentazione superiore a quella dell’interporto di Guasticce. Bisogna poi che il costo del trasporto delle merci sia competitivo su rotaia rispetto a quello su gomma”.
Attenzione sulle Mura
Dal sindaco Tambellini arriva la richiesta di continuare nell’attenzione per le Mura di Lucca: “Vediamo – dice Rossi – intanto il lavoro sta andando avanti e credo che in qualche modo il lavoro vada finito”
Il nuovo ospedale e la sanità
Il governatore questa mattina ha fatto visita all’ospedale San Luca, confermando la linea regionale che ha portato alla realizzazione dei nuovi monoblocchi: “Un’opera che andava fatta – dice – visto che il vecchio ospedale non aveva più le autorizzazioni. Poi andranno fatte anche altre cose ma intanto il passo più importante è stato fatto. Invito gli scettici a seguire quello che succederà a Livorno, città che non ha voluto il nuovo ospedale e su cui continueremo comunque ad investire”. “Quello dei nuovi ospedali – spiega Rossi – è un modello di sanità che non si è inventato il governatore Rossi ma che consente di curare meglio i cittadini. Ma c’è un pensiero contrario, che è contro la modernizzazione, la velocità, lo smaltimento efficace dei rifiuti. Noi, invece, siamo per la modernità e per questo siamo i numeri uno in Italia per livelli di assistenza e per esiti. E questo è frutto anche di tanto lavoro e di investimenti faticosi. L’ospedale intanto funzione, lavora e penso che sia un bene per i cittadini”.
Non manca anche un accenno al futuro di Campo di Marte: “Sollecito – dice – che si trovi una soluzione. Bisogna lavorare tutti insieme per una definizione complessiva dello schema di quartiere”
A chiudere la mattinata lucchese di Rossi è il consigliere regionale Stefano Baccelli che mette sul piatto altre importanti questioni per il territorio: “Lucca – dice – deve intercettare altri flussi e altre linee di sviluppo. La Tirrenica è occasione, per esempio, di sviluppo anche per Lucca. L’investimento sul porto di Livorno è un’occasione importante, così come l’aeroporto di Pisa. L’idea della Toscana policentrica, insomma, mano a mano si sta affermando”. C’è poi il tema della riforma istituzionale “che ha comportato – chiude Baccelli – la perdita di una dimensione provinciale nell’interlocuzione con gli stakeholder. Bisogna in qualche modo reingegnerizzare la zona distretto, perché si rischia di perdere gli equilibri in una riallocazione a geometria variabile anche delle associazioni di categoria”.
Nuovo panorama, questo, dove la Regione “rischia” di essere unico attore con voce in capitolo in causa. Il tentativo è quello di ridurre le distanze fra Lucca e Firenze. E non solo quelle chilometriche.