Alternativa Civica: circonvallazione a senso unico

14 marzo 2016 | 11:06
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Alternativa Civica: circonvallazione a senso unico
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Alternativa Civica: circonvallazione a senso unico
Alternativa Civica: circonvallazione a senso unico
Alternativa Civica: circonvallazione a senso unico

Circonvallazione a senso unico e una nuova viabilità per la zona di via Salicchi. Sono queste le proposte di Alternativa Civica Lucca per la mobilità cittadina. Ad esporle, secondo il programma di presentare una idea realizzabile al mese, sono Marco Chiari, Nicola Buchignani, Filippo Giambastiani e Giovanni Baldacci che, dopo le idee per il futuro di Campo di Marte affrontano il tema della viabilità.

“Ci sono tre punti nodali nella circonvallazione cittadina – spiega Chiari – che sono la zona di Borgo Giannotti, la rotonda di viale Europa e quella di Porta Elisa. La nostra idee è di pensare alla realizzazione di un senso unico in circonvallazione per poi creare alternative nelle strade laterali”. Il punto di partenza sono gli studi sul traffico effettuati assieme all’università di Pisa nel 2011: “Secondo questi studi – spiega Chiari – dalle 7 alle 9 di mattina alla rotonda di viale Europa transiitano circa 2600 mezzi, di cui 220 pesanti. Sul Brennero si va dai 1700 ai 1800. La circonvallazione di Lucca, però, è stata realizzata nel 1933 in un contesto urbano. Ora transitano mezzi di ogni tipo che creano sollecitazioni anche sulle Mura e portano problemi collaterale. Serve coraggio nelle scelte, fino ad arrivare a impedire il transito intorno alle mura ai mezzi pesanti”.

L’idea di Chiari & Co. è quella di una circolazione antioraria a partire dalla rotonda di viale Europa, prevedendo anche delle vie di ritorno, una delle quali nella zona di viale Carducci. “Questo libererebbe spazio – prosegue Chiari – per la realizzazione di nuovi stalli di sosta, circa 150, su viale Carducci e su via Carlo Del Prete o, in alternativa, per corsie preferenziali per i mezzi pubblici”.
Il sistema di circonvallazione a senso unico porterebbe poi a una serie di sensi unici pda prevedere a Sant’Anna, San Filippo e San Concordio, specie nelle strade a grandezza limitata, recuperandone una parte per la realizzazione di piste ciclabili: “Tutto ciò – dice Chiari – con costi irrisori legati solo alla segnaletica orizzontale e verticale, permetterebbe di snellire il traffico, limitare il traffico pesante e diminuire la velocità di percorrenza”. 
L’altra idea è quella di creare una variantina nella zona di via Salicchi: “Una situazione annosa – prosegue Chiari – che potrebbe essere risolta con la creazione di una rotonda sul Brennero all’altezza della stazione dei carabinieri di Borgo Giannotti che colleghi a una viabilità alternativa alle spalle della zona residenziale e che sbuchi prima del ponte di Monte San Quirico per poi smistare il traffico verso il ponte o verso il Montiscendi. Una strada di basso impatto che permetterebbe una viabilità più snella e più veloce e permetterebbe ai mezzi pesanti di evitare di passare nel mezzo di via Salicchi all’altezza delle case. Ovviamente di tutto questo occorrerebbe tenere conto ora nel momento dell’approvazione del piano strutturale. Se così non fosse nascerebbe uno strumento già carente”.
Alternativa Civica Lucca chiude, poi, con una polemica sulla manutenzione delle strade: “Le strade lucchesi sono in pessime condizioni – dice Chiari – e per la maggior parte dei casi per colpa delle ditte che lavorano per l’installazione di servizi: cedimenti, crepe, pozzetti, chiusini a livelli differenti rispetto all’asfalto sono per gran parte inerenti agli allacciamenti. Eppure esiste un disciplinare, datato 1998, che dice che le ditte che fanno i lavori hanno degli obblighi ben precisi fra i quali quelli di riasfaltare l’intera strada se il tratto di intervento è inferiore a cinque metri, rifare la segnaletica e intervenire fino ai 10 anni successivi dall’esecuzione dei lavori per il rifacimento. E tutto questo è qualcosa che viene pagato alle ditte al momento dell’affidamento dei lavori. Ma quando mai viene fatto rispettare? Servono maggiori controlli e più rigidità per far rispettare quello che è richiesto dal disciplinare. Questo permetterebbe di avere strade in condizioni migliori rispetto a quelle di ora”.