Comitato trasversale per il sì a referendum costituzionale

15 marzo 2016 | 13:04
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Comitato trasversale per il sì a referendum costituzionale

Un comitato trasversale, senza essere espressione di partito, per dire sì al referendum confermativo della riforma costituzionale del governo Renzi del prossimo ottobre. A presentare l’iter degli appuntamenti del comitato di qui al referendum di ottobre assieme al coordinatore, Gianni Del Carlo, erano presenti Paolo Razzuoli, Giovanni Pierami, Matteo Garzella, Michele Lucherini, Berto Corbellini Andreotti, Francesco Raspini, Valentina Mercanti, Giorgio Lazzarini, Giuseppe Ciri, Federico Franchi, Elena Cardiello, Gabriele Marchi. Tutti esponenti di culture politiche diverse, dal civismo di centrodestra al Partito Democratico.

Le ragioni del Sì sono state illustrate sinteticamente dal coordinatore, Gianni Del Carlo, e riprese sotto varie angolature dai numerosi altri interventi e riprendono tutte il contenuto del manifesto politico che guida la campagna del sì. Il comitato prevede di organizzare incontri e riunioni nei mesi avvenire, con l’obiettivo di mettere in campo una serie di iniziative pubbliche che coinvolgano la cittadinanza e personaggi di rilievo, tra i quali la senatrice Anna Finocchiaro, il professor Stefano Ceccanti e il professor Roberto D’Alimonte.
“Un comitato ampio, senza nessuna espressione di partito – spiega Giani Del Carlo – bensì l’insieme di liberi cittadini, di culture e storie politiche diverse, che hanno voluto mettere a disposizione le loro esperienze e competenze al servizio del successo di una riforma destinata ad incidere sulla storia del nostro Paese per alcuni decenni. Crediamo sia questo un referendum di passaggio di cambiamento, per rendere il paese più dinamico con un processo legislativo più veloce”.
Nel manifesto del comitato viene illustrato come la fine del bicameralismo paritario e la trasformazione del Senato in organo delle autonomie, composto da rappresentanti dei consigli regionali, “miri a risolvere alcuni dei principali problemi che l’attuale assetto aveva dimostrato soprattutto negli ultimi anni. Il governo avrà la fiducia solo della Camera dei deputati e quindi si eviterà il ripetersi dello scenario del 2013 nel quale la diversa composizione di Camera e Senato ha impedito per molti mesi la formazione di un governo”, si è spiegato. Questa innovazione, unita alla riforma elettorale, consentirà ai cittadini di scegliere tra le proposte di governo chiare e alternative fra loro e, come accade in molti altri paesi europei, vi sarà chiarezza fin da subito su chi governerà – sostengono i promotori del comitato.
“Vorrei sottolineare la trasversalità del comitato – afferma Paolo Razzuoli –: rimaniamo ancorati ai nostri valori di riferimento, ma aderiamo tutti insieme ad un progetto riformatore, maturato anche in altri schieramenti che tuttavia si oppongono per questioni di strumentalità politica. Ciò che ha avvelenato il clima politico degli ultimi 20 anni è come le scelte siano spesso state accettate o rifiutate in base al loro grado di funzionalità per gli schieramenti politici, ovvero il pensare sempre alla partita e non al campo da gioco. Il nostro obiettivo – continua Razzuoli – è quello di formare una setta istituzionale nel quale è possibile giocare partite diverse, con l’assunzione del dovere di responsabilità e sempre aperti al confronto. Troppo tempo è stato perso, troppe volte il cambiamento è stato vanificato da veti incrociati e da strumentalizzazioni di parte, crediamo che il momento”.
Un altro obiettivo della riforma che il comitato ritiene importante è la riorganizzazione dei rapporti tra Stato e territorio “dopo un ventennio di confusione costituzionale – spiegano – che ha determinato il sorgere di conflitti tra poteri dello stato aggiungendo al sistema un ulteriore elemento d’incertezza”.
Il primo appuntamento di sabato (19 marzo) sarà alle 17 all’Antico Caffè delle Mura. L’evento sarà aperto da un intervento politico di Gianni Del Carlo a cui farà seguito un momento di approfondimento sulla riforma, guidato da Francesco Raspini. Seguiranno poi alcuni interventi di esponenti del comitato. Il 4 aprile sarà la volta della senatrice Anna Finocchiaro, relatrice in Senato della legge di riforma costituzionale. Il successivo 29 aprile, verrà presentato il libro di Stefano Ceccanti La transizione è (quasi) finita. Il 6 maggio sarà a Lucca il professor Roberto D’Alimonte, uno dei maggiori esperti italiani in materia di leggi elettorali e sistemi costituzionali. Da sabato (19 marzo), sarà anche possibile sottoscrivere il manifesto, direttamente o tramite social, facebook e blog messi a disposizione dal comitato.
Il primo ciclo di incontri, prima della pausa estiva, si concluderà con un altro incontro politico con un esponente ancora non definito.

Valentina Polieri