Le delibere tornano accessibili ma solo ai consiglieri

20 marzo 2016 | 09:52
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Le delibere tornano accessibili ma solo ai consiglieri

Gli atti del Comune devono restare accessibili da tutti. La consigliera comunale di Fds, Roberta Bianchi, in questo senso, è d’accordo con le 22 associazioni che si sono rivolte all’Anac contro la decisione del segretario generale Sabina Pezzini di “oscurare” le delibere e le determine a 15 giorni dalla loro pubblicazione sull’albo pretorio online dell’amministrazione comunale per una questione di “privacy”. Dopo il pressing adesso le delibere ‘archiviate’ tornano accessibili ma solo dalla sezione riservata ai consiglieri comunali. “Una scelta – ricorda infatti la Bianchi – giustificata richiamandosi al’“recente intervento del garante per la tutela dei dati personali e a seguito delle ultime modifiche legislative in materia di pubblicità e trasparenza’. Come più volte chiarito, i riferimenti richiamati non sono recenti, poichè risalgono agli anni 2013 e 2014 e, in ogni caso, i provvedimenti adottati non risultano coerenti con quanto prescritto: la soluzione per la tutela di eventuali ‘dati personali’ non può essere l’oscuramento totale di tutti gli atti, ma eventualmente la cancellazione dei nomi, come peraltro suggerito dallo stesso garante”.

“A dimostrazione – aggiunge la Bianchi – che avevamo ragione a considerare un arbitrio tale decisione della segreteria del comune, da ieri ‘all’interno dell’area riservata ai consiglieri comunali nel sito istituzionale, l’amministrazione ha inserito il link di collegamento all’archivio contenente le delibere e le determine non più in pubblicazione, al quale i consiglieri potranno accedere, da qualsiasi computer, utilizzando le proprie password’. Ciò non può essere assolutamente risolutivo del problema, perché la trasparenza non riguarda i soli consiglieri comunali, ma tutti i cittadini. Non penso serva ricordare che le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di essere trasparenti nei confronti dei cittadini e devono permettere l’accessibilità delle informazioni concernenti l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche (articolo 1 Dlgs 33/2013) anche da parte dei singoli cittadini, delle associazioni e dei comitati e non solo delle organizzazioni politiche. Pertanto ribadiamo con forza la richiesta di garantire l’accessibilità degli atti a tutti i cittadini, ritenendo che solo in tal modo sarà ripristinata la trasparenza”.