Riforme costituzionali, Bianchi (Rc) presenta mozione in Consiglio

22 marzo 2016 | 14:43
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Riforme costituzionali, Bianchi (Rc) presenta mozione in Consiglio

Riforme costituzionali, mozione in consiglio comunale. A presentarla la consigliera di Rc, Roberta Bianchi. “La mozione evidenzia – dice la consigliera – come il combinato disposto tra la legge di riforma elettorale e la riforma del Senato da una parte, offrirà un potere praticamente assoluto al partito o alla lista che, con solo il 40 per cento dei voti, conquisterà il 55 per cento dei seggi alla Camera dei Deputati (340 seggi) e, in virtù di quella maggioranza, determinerà la composizione dell’organo che deve vigilare sulla Costituzione (la Corte Costituzionale), la composizione del Consiglio superiore della magistratura e l’elezione dello stesso presidente della Repubblica. Con l’aggravante che, se nessun partito o nessuna lista supererà la soglia del 40 per cento, si andrà al ballottaggio, dove il partito o la lista che prenderà più voti dell’altro/a potrà ottenere il premio di maggioranza (e la garanzia di governare il paese)”.

“Dall’altra parte – prosegue la consigliera Bianchi – comprimerà ulteriormente il diritto alla “sovranità popolare” dei cittadini modificando e mortificando gli istituti costituzionali di democrazia diretta, referendum (articolo 75) e leggi di iniziativa popolare (arcolo 71) alzando le soglie per il loro esercizio (da 500mila a 800mila per i referendum abrogativi e da 50mila a 150mila per le leggi di iniziativa popolare)”.
“Attraverso questa mozione – spiega Bianchi – il consiglio comunale è invitato ad esprimere “fortissimo allarme per la deriva autoritaria in atto, ritenendo che l’obiettivo della stabilità del governo del paese e dell’efficienza dei processi decisionali nell’ambito parlamentare non possa produrre un’alterazione profonda della composizione della rappresentanza democratica, sulla quale si fonda l’intera architettura dell’ordinamento costituzionale vigente come ha scritto la Consulta nella sentenza 1/2014. Auspico che la mozione arrivi presto in aula e che sull’argomento si sviluppi un confronto sereno tra le forze che compongono il consiglio comunale stesso”.