
Piano strutturale? Sì, ma senza fretta. Inizierà il prossimo 31 marzo con la prima convocazione della commissione urbanistica dopo l’adozione in giunta del piano strutturale l’iter che dovrà portare all’approvazione del documento urbanistico in consiglio comunale. Ma non è così scontato che le tempistiche siano quelle che hanno dettato, in sede di presentazione, il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessora Serena Mammini. Parola di Lucio Pagliaro, presidente Pd della commissione apposita che non esclude tempi rapidi, ma che comunque chiederà il necessario approfondimento e la condivisione anche con le opposizione del piano appena licenziato dalla giunta Tambellini: “Di sicuro il piano strutturale deve essere approvato – dice Pagliaro – e deve diventare operativo nel più breve tempo possibile. Ma allo stesso tempo è necessaria una discussione approfondita del documento, così come avremmo chiesto noi se fossimo stati all’opposizione. Certo, se si risolvono alcune questioni ancora aperte, ci potrebbero volere anche solo quindici giorni, altrimenti se ci vogliono tre mesi vorrà dire che saranno stati necessari tre mesi. Penso che cambi poco se il testo approda in aula dopo un mese o dopo due, l’importante è che si affrontino alcune questioni importanti ancora all’ordine del giorno”.
Fra queste, ricorda, Pagliaro “la questione dei dimensionamenti ed alcune ipotesi legate alla riqualificazione di alcuni immobili in disuso come ad esempio quello di Maggiano. Si sente parlare di realizzare lì il carcere ed anche questa è una cosa, come altre situazioni, che è necessario approfondire in sede di commissione”.
“Le indicazioni del sindaco – chiude Pagliaro – sono evidentemente uno sprone dal punto di vista politico per accelerare i tempi per l’approvazione del documento che tutti noi riteniamo fondamentale e urgente. Poi se ci si metterà qualche settimana in più non cambierà molto”.