Turismo, Colucci attacca: “Il centro storico muore”

24 marzo 2016 | 11:55
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Turismo, Colucci attacca: “Il centro storico muore”

“Il centro storico sta morendo nel degrado e nell’abbandono, inutili gli accorati e patetici appelli dell’Ascom a difesa del Commercio, che provocano dileggio di alcuni sinistrorsi a reddito fisso e pubblico, che vedono nei bottegai solo una lobby che si arricchisce evadendo le tasse”. E’ convinzione di Francesco Colucci, dei Riformisti italiani di Lucca che coglie l’occasione per attaccare ancora il sindaco Alessandro Tambellini.

“Che il centro storico sia decaduto in questi ultimi anni, precipitando sotto la gestione Tambellini, mi sembra un dato di fatto. Le premesse invero sono state messe dall’assessore Chiari che rese attivi i varchi, in via sperimentale, con telecamere e multe salate a difesa di un isola pedonale, forse troppo vasta. La giunta Tambellini anziché prendere atto che una chiusura totale del centro storico pregiudica gravemente le attività economiche, provvedendo a ridurre l’orario dei varchi di alcune ore, come in tutte le altre città, persiste nell’errore, introducendo ancora altre telecamere e chiudendo anche alcuni parcheggi in centro. Va aggiunto che il sindaco ha abbandonato al degrado sia il centro e che le periferie, in termini di pulizia, arredo urbano, sicurezza, lasciando la città in mano a bande giovanili, accattoni molesti, extracomunitari oziosi. Sono sempre più le saracinesche abbassate dei negozi, frutto anche della miopia dei proprietari dei fondi che, abituati alle ricche rendite dei tempi d’oro, non si sono resi conti che la crisi economica sta colpendo soprattutto il medio ceto, quello che sosteneva il Commercio in centro, preferendo tenere i fondi sfitti, anziché abbassare i prezzi. Si è attivato un circuito mortale – prosegue Colucci -: affitti esagerati, diminuito potere d’acquisto, aumenti sproporzionati di tasse comunali, costo dei dipendenti ingestibili, disposizioni dell’ Usl assurde, degrado del centro, mancanza di parcheggi, assenza di sicurezza, isola pedonale inavvicinabile, piste ciclabili fantasma. L’unica speranza sono i turisti, ma anche su questi la Giunta Tambellini, pressoché tutti dipendenti a reddito fisso, sta facendo carne di porco: distruzione dell’accoglienza, abbandono di ogni forma di promozione, dilapidazione dei ricchi proventi di una esosa tassa sui pernottamenti”.