Mugnano, levata di scudi contro l’ipotesi del casello

27 marzo 2016 | 08:26
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Mugnano, levata di scudi contro l’ipotesi del casello

Levata di scudi dal territorio per la ventilata ipotesi di realizzazione del nuovo casello autostradale a Mugnano, un progetto che l’amministrazione comunale di Lucca ha ritenuto di dover tener presente nella redazione del nuovo piano strutturale. Un atto con cui la giunta Tambellini ha “sposato” l’idea progettuale ma che come ha spiegato bene il sindaco non significa che l’opera dovrà essere necessariamente realizzata. Il primo cittadino lo ha spiegato rispondendo al secco no ribadito dal sindaco di Capannori e presidente della Provincia, Luca Menesini (Leggi). Ma sul territorio c’è comunque preoccupazione. Così scende in campo anche il comitato dei giovani di Mugnano, capitanato dal presidente Christian Simonelli, che esprime forte preoccupazione.

“Non ci vuole un genio – osserva – per capire, che tutto il paese di Mugnano si trova contrario ad un eventuale progetto di questo tipo. Le motivazioni sono legittime, in quanto nel corso degli anni la periferia Lucchese è stata sempre messa in secondo piano, soprattutto, la zona di Mugnano, San Filippo, e la Parte di San Concordio che confina con Sorbano e via Ingrillini. E per questo – aggiunge Simonelli – lo spostare il traffico, che molto probabilmente ci sarà alla realizzazione del suddetto progetto, su tutta la zona sopracitata sarebbe un duro colpo per i cittadini che vi abitano; già alle prese con strade dissestate, assenza di piste ciclabili e dissuasori di velocità, nonché della continua prepotenza dei Tir sulle vie che vi ho citato. In conclusione se il comune, ha intenzione di portare avanti questo progetto, spero che abbia i buoni propositi di sedersi ad un tavolo con i comitati della zona interessata, per poter discutere con chiarezza i pro e i contro, (più contro per ora) di questo progetto, e se sarà necessario chiedere un parere alla comunità tutta, perché le cose fatte senza interpellare il popolo sono sempre cose fatte di prepotenza e a favore di una ristretta cerchia di persone. Il mio invito è rivolto alle istituzioni, venite a parlarne con i diretti interessati, e studiamo insieme una soluzione comune”.

David Del Prete