
Tiene banco nell’agone politico locale lo scontro sull’ipotesi del nuovo casello autostradale a Mugnano – previsto come possibilità nel progetto degli assi viari e contemplato come ipotesi nel nuovo piano strutturale di Lucca. Dopo il niet del sindaco di Capannori, nonché presidente della Provincia, Luca Menesini, prende la parola Gianni Giannini, segretario del circolo Lucca Sud che mette nel mirino la posizione sua e di quanti (il riferimento palese è al consigliere Pd, Lucio Pagliaro) criticano il nuovo strumento urbanistico. E difende la necessità del progetto per risolvere il problema del traffico a San Concordio e non solo.
“Ridurre l’attenzione sul piano strutturale al solo futuro Casello di Mugnano – osserva Giannini -, è una operazione dequalificante di tutto il lavoro fatto nel confronto con la città, dei tavoli tematici e di tutta la discussione politica che ne è scaturita. Un lavoro così organico ed attento al territorio Lucchese dovrebbe essere sicuramente apprezzato per lo sforzo compiuto. Ma Lucca non fa eccezione al sentire popolare dei tempi e già sono partite le prime cannonate che ancor prima di tarare le misure, risultano più essere di fuoco amico”.
Giannini si riferisce prima di tutto alle affermazioni di Menesini. “Le ultime dichiarazioni del sindaco di Capannori sulla fattibilità programmatica di uno spostamento del casello autostradale di Lucca est a Mugnano – spiega – già fanno discutere. Ed anche i tempi reclamati dal presidente della commissione urbanistica fanno pensare che forse il buon senso politico di alcuni amministratori, in questa provincia, risenta di dinamiche che vanno oltre l’elementare interesse generale ed il bene collettivo. Ma se è giustificato che il sindaco di un Comune limitrofo valuti ipotetici danni che deriverebbero dalle soluzioni adottate, lo è meno che il presidente della Provincia, garante di interessi collettivi intercomunali, che in questo caso risente anche di un velato conflitto di interessi, possa bocciare a priori soluzioni che coinvolgono il Comune capoluogo, esternando liberamente e con convinzioni che a noi risultano non confrontate con il resto della giunta provinciale”.
“Il progetto degli assi viari, strettamente collegato con il piano strutturale – aggiunge -, è arrivato ormai ad una fase avanzata di progettazione dopo un lungo percorso di ascolto di tutti i comitati. Rimane l’attesa del progetto attuativo e di conoscere l’ammontare definitivo del finanziamento statale per la sua realizzazione. Nel progetto che il circolo Pd Lucca sud ha da tempo elaborato ed illustrato anche attraverso la stampa, rielaborato nella relazione del processo di Via della Provincia, si è ritenuto di apportare modifiche progettuali ed economiche rispetto all’impianto originariamente ipotizzato per l’asse ovest-est, sollevando di fatto l’area di S. Concordio dal traffico pesante diretto alla zona industriale di Mugnano ed un più efficace amalgama con la viabilità esistente in modo da drenare sul nuovo percorso quote consistenti di traffico locale con risparmi economici che si aggirano intorno ai 35 milioni di euro: superamento del sottovia del Nottolini, cancellazione della complanare di via della Formica, utilizzo del tratto autostradale come raccordo di traffico locale, dei caselli Lucca Ovest, Mugnano, Frizzone e Altopascio, oltre ai benefici che deriverebbero dalla possibile riqualificazione della zona industriale di Mugnano inserendola in un progetto Apea (Aree produttive ecologicamente attrezzate. Attraverso il ‘niet’ del sindaco di Capannori nonché presidente della Provincia, con la esplicita minaccia di annullare tutto l’iter consultivo/progettuale, si verrebbe a determinare una situazione di stallo che potrebbe definitivamente interrompere la positiva attenzione del Governo verso un progetto tanto vitale per la vivibilità cittadina e dell’intero comparto produttivo della piana e della media valle. Noi riteniamo che non sia più il tempo di prescrizioni progettuali, pena la sospensione dei finanziamenti promessi e lo storno verso altre priorità che nel paese non mancano. Facciamo appello al buon senso dei rappresentanti delle istituzioni ed al Partito Democratico tutto, affinché eserciti sui propri rappresentanti politici quel ritorno alla corretta dialettica istituzionale per il superamento di individualistici localismi. La città e la cittadinanza tutta sono in attesa di soluzioni concrete a sanatoria di problemi ormai datati”.