Nuovo casello, Menesini: “Basta con i campanilismi”

30 marzo 2016 | 17:26
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Nuovo casello, Menesini: “Basta con i campanilismi”

Casello a Mugnano, il presidente della Provincia Luca Menesini, stempera i toni dopo l’intervento duro del sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini sulla tematica della viabilità ma conferma la bocciatura categorica dell’ipotesi messa in campo nel piano strutturale, perché mai discussa nei tavoli in cui si è a lungo parlato degli assi viari negli ultimi anni. E l’invito è quello di prendere un caffé assieme per discutere dell’ipotesi: “L’ipotesi casello di Mugnano – dice Menesini – è un’ipotesi a cui ho già detto in sede istituzionale – nella riunione di copianificazione tenutasi a Firenze lo scorso settembre – che sono contrario in qualità di presidente della Provincia, perché si sta parlando di un’ipotesi non valutata. Come dici tu stesso, si tratta di un’opzione ancora da sottoporre a studi specifici di fattibilità, quando invece il piano strutturale dovrebbe contenere, nella visione strategica di città e territorio che si vuole realizzare, elementi già valutati soprattutto dal punto di vista di sostenibilità ambientale. Insomma, di cosa stiamo parlando. Ci vogliono studi, controlli, verifiche perché quando si parla di opere così impattanti bisogna avere certezza dei risvolti urbanistici, ambientali, dei flussi di traffico, delle ripercussioni degli stessi nella zona, della tutela del territorio”.

“In più – aggiunge Menesini – c’è bisogno di parlarne con tutti i soggetti interessati, perché non si può prevedere qualcosa che coinvolge altri, tipo la società Autostrade e ministero, senza averli interessati in un percorso istituzionale, di accordi e pianificazione.
Il casello è un elemento di interesse sovracomunale, e come tale va trattato. Basta con i campanilismi, basta con le soluzioni fatte “solo per casa propria” e gli annunci spot. Per me non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Per me esiste il nostro comprensorio, gli impegni assunti, il dialogo per arrivare a realizzare le opportunità che nuove infrastrutture possono dare a tutti, senza penalizzare nessuno. Gli assi viari oggi sono un obiettivo condiviso e lo sono su un assetto preciso stabilito da anni. Se si vuole cambiare quell’assetto se ne ragiona, ma lo dico chiaro, significa rimettersi al tavolo per fare nuovi protocolli sugli assi viari. Per cui, Alessandro, ci prendiamo un caffè?”.