FI, direttivo provinciale e commissari nei Comuni

5 aprile 2016 | 11:27
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FI, direttivo provinciale e commissari nei Comuni
FI, direttivo provinciale e commissari nei Comuni
FI, direttivo provinciale e commissari nei Comuni
FI, direttivo provinciale e commissari nei Comuni

Forza Italia riparte, in vista dei nuovi appuntamenti politici, da un nuovo direttivo provinciale, l’ultimo eletto fra tutti quelli della regione e dal commissariamento dei coordinamenti comunali. Con l’obiettivo di tornare a coinvolgere i delusi del centrodestra che negli ultimi anni hanno guardato altrove e cercare di conquistare, alle amministrativi, importanti Comuni persi nelle ultime tornate elettorali, in primo luogo Lucca, Camaiore e Forte dei Marmi.
A presentare i nomi del nuovo direttivo e le prospettive per il futuro il coordinatore provinciale Maurizio Marchetti, sindaco di Altopascio e consigliere provinciale, il vicecoordinatore regionale Massimo Mallegni e i responsabili dei senior e dei junior di Forza Italia, rispettivamente Alfredo Donati, di Lucca e Matteo Scannerini, di Capannori.

“Il nuovo direttivo – dice Marchetti – si è fatto attendere un po’, ma nel frattempo sono comunque state portate avanti senza problemi le attività in vista della campagna elettorale delle amministrative di giugno. Si riparte così la settimana prossima con la riunione del direttivo che vedrà come primo atto il commissariamento di tutti i coordinamenti comunali e la nomina dei commissari”. Primo obiettivo le elezioni amministrative a Seravezza, Altopascio, Pieve Fosciana e Piazza al Serchio. “A Seravezza e Altopascio, con Cavirani e Fagni, le scelte sono state fatte, per gli altri due Comuni definiremo a breve. In questa fase, comunque, partirà un’attività diversa e a più lunga gittata per arrivare alle amministrative del 2017, dove si vota anche per Lucca. Anticipo già che, a differenza di quanto sta accadendo in alcuni casi a livello nazionale non vogliamo che in Provincia di Lucca si verifichino situazioni doi questo tipo. Vogliamo, infatti, una coalizione compatta che tenga conto dell’apporto degli alleati storici come Fratelli d’Italia e Lega e delle tante liste civiche e movimenti che esistono nella nosra provincia. Vorrei, insomma, che il centrodestra si muovesse nella stessa direzione che si sta verificando ad Altopascio, nel segno dell’unità di tutte le anime che si riferiscono al centrodestra”.”Con Lucca – aggiunge Mallegni – si conclude la nomina di tutti i coordinamenti provinciali. Non abbiamo preso, per fare queste scelte, persone più o meno amiche del “capo” di turno, che in Toscana è senza dubbio Deborah Bergamini, ma abbiamo tenuto conto dell’espressione elettorale. Così è stato per Mugnai, candidato presidente della Regione, così nel mio caso, essendo stato eletto sindaco di Pietrasanta (l’altro sindaco del centrodestra, Ghinassi di Arezzo, non è iscritto a Forza Italia), così per Maurizio Marchetti che ha ricevuto il maggior consenso elettorale in provincia alle regionali”. “Il percorso – dice – per la nomina del direttivo provinciale è stato complicato ma alla fine siamo arrivati a quest’oggi, confermando il fatto che noi non buttiamo fuori nessuno. Siamo sì per il rinnovamento, ma siamo un partito aperto e il commissariamento dei coordinamenti comunale è solo il preludio alla fase congressuale. Da oggi in poi torniamo a dialoggare con le persone e avremo un grande rispetto per gli altri, a partire dagli alleati tradizionale, con cui in provincia di Lucca non abbiamo mai avuto problemi. Ora inizia, insomma, il lavoro difficile, che ci dovrà portare ad essere maggioranza nel Comune di Lucca e in due Comuni per noi strategici cone Forte dei Marmi e Camaiore. Tre obiettivi fondamentali per i prossimi mesi”. “Stiamo anche chiudendo – aggiunge Mallegni per la nuova sede provinciale a Lucca. Aproamo le porte a un partito che ambisce ad essere partito di governo in provincia come in regione. D’altronde sono più le divisioni interne nel Pd rispetto alle nostre e la vittoria è a portata di mano ovunque, a livello locale come regionale e nazionale. E questo significa, dal punto di vista politico, assumersi delle responsabilità”.
Concorda con le divisioni interne al Partito Democratico anche Marchetti: “Più passa il tempo – dice – più i problemi aumentano e più sono le tematuche per cui si va allo scontro. Si veda il casello di Mugnano, con la divisione fra Tambellini e Menesini, così è stato in passato anche per la problematica dei rifiuti fra veti e fuochi incrociati. C’è un obiettivo da parte del Pd di andare in una direzione e di impossessarsi della città. E quella parte politica blocca l’attività amministrativa di un sindaco che non ne fa parte”.
Spetta poi ad altri responsabili provinciali del partito avviare questa nuova fase. Per Alfredo Donati è “importante – dice – le persone più anziane che si riconoscono nel centrodestra. Dobbiamo proporre, convincere queste persone, che tradizionalmente hanno rappresentato il nostro bacino d’utenza ad essere parte attiva di una politica dove si presentano dei vuoti al momento conquistati da una parte politica che non ha grandi meriti”. Per Matteo Scannerini la soluzione per il coinvolgimento dei giovani non è una rottamazione renziana ma la cooperazione: “I giovani continuano – dice – seppur in maniera minore a seguirci. Ecco perché invece di creare uno scontro generazionale noi puntiamo al coinvolgimento diretto dei giovani e conto così di recuperare quei ragazzi che finora, nell’attività politica, si sentivano usati dai soliti noti e che invece così saranno preparati per costituire la classe politica del futuro”.

Il direttivo proviniciale e le amministrative a Lucca
“La scelta del direttivo – spiega Mallegni – l’ho fatta girando per il territorio per cercare gente motivata e pronta a impegnarsi e per riunire diverse anime che si sono disperse nel tempo e che hanno dato la loro disponibilità. Non nascondo che la motivazione di questo ritarddo sia legata a una dialettica interna nata in occasione delle elezioni regionali. Ma queste frizioni che si sono avute dopo il voto si sono ammorbidite. Due erano le anime, una legata a Denis Verdini e al vecchio corso e una legata a Deborha Bergamini e al nuovo corso. Da lei abbiamo imparato una disponibilità al dialogo e abbiamo capito che bisognava stare tranquilli e sereni e dialogare. Questo ci ha permesso di addolcire le contrapposizioni”.
Sul futuro delle amministrative di Lucca, Marchetti ribadisce la sua disponibilità: “Per Lucca – dice – ho già dtto che sono a disposizione ma non sono già un candidato a sindaco per il Comune di Luca. C’è un gruppo fatto di partiti e raggruppamenti civici che si stanno impegnando ed è necessario intensificare gli sforzi per riunire tutte queste realtà. Di certo posso dire che sul nome di Marchetti non si litiga e non si rompe il fronte, anche e proprio per il mio ruolo di coordinatore provinciale del partito”.
“Forza Italia – aggiunge Mallegni – è di sicuro il partito collante della coalizione per l’esperienza di una destra moderna che dialoga con un centro che non vede bene l’accordo con la sinistra. Tuttavia non intendiamo frazionare la coalizione e siamo pronti a fare, come partito, un passo indietro nell’interesse esclusivo della comunità. E’ questo lo spirito con cui ho fatto approvare un documento, prima a Pietrasanta e poi dal partito a livello regionale in cui Forza Italia è pronta a fare un passo indietro nelle esperienze amministrative e a guardare anche ad altre esperienza. Ed è un modo da esportare anche a livello nazionale, perché le divisioni non ci porterebbero da nessuna parte”.

Primarie? Perché no
Mallegni apre anche all’ipotesi delle primarie per scegliere i candidati per le elezioni amministrative, anche se non in tempi brevi: “Le primarie – dice – per una coalizione sono fondamentali e penso che vadano istituzionalizzate, all’americana, per dare la garanzia di un voto serio. Da questo punto di vista già le elezioni amministrative presentano delle difficoltà in questo senso, visto che durante lo spoglio mediamente si perde il 3 per cento dei consensi, mediamente sempre per il centrodestra”. Ma le tempistiche tecniche non ci sarebbero per adottare il meccanismo delle primarie già in vista delle amministrative 2017. “Un’esperienza positiva – dice Mallegni – però c’è già stata, in Abruzzo, dove un candidato è stato scelto con primarie di coalizione. Che poi abbia vinto il candidato di Forza Italia è solo un dettaglio…”.

Questi i nomi del nuovo direttivo provinciale per Comune di appartenenza
Viareggio: Roberto Bucciarelli, Marco Dondolini, Fiorella Tozzi, Rodolfo Salemi
Massarosa: Fabio Francesconi, Sisto Dati
Camaiore: Simone Frugoni, Davide Marcucci, Dario Andreini
Pietrasanta: Adamo Bernardi, Francesca Bresciani
Forte dei Marmi: Maria Rosa Polacci
Seravezza: Roberto Landi
Stazzema: Simone Rossi
Lucca: Riccardo Isola, Graziano Bruciati, Roberto Lotti, Alessandro Tondo, Gianluca Ghiglioni, Alfredo Donati, Marco Martinelli
Capannori: Matteo Scannerini, Anthony Masini, Elisabetta Triggiani
Altopascio: Francesco Fagni, Elena Silvano
Porcari: Riccardo Paglini
Pescaglia: Alfredo Rugani
Borgo a Mozzano: Cristina Benedetti
Bagni di Lucca: Fabrizio Giovannini
Vagli: Mirna Pellinacci
Barga: Guido Santini