Fi, i giovani dimissionari: “Marchetti, il Pinocchio sei tu”

“Caro Maurizio, noi non esistiamo e te non hai i baffi: il Pinocchio di Forza Italia sei tu”. E’ durissima la replica del direttivo provinciale di Forza Italia Giovani Lucca alle parole del coordinatore azzurro Maurizio Marchetti dopo le loro dimissioni di massa. “Abbiamo letto con sconcerto le tue dichiarazioni – si rivolgono a lui i giovani azzurri -, ci definisce bugiardi, verdiniani, pilotati ed inventori di direttivi. Basterebbe la premessa per rendere l’idea dello stile che ti sta accompagnando in questa fase. Iniziamo col dire che i firmatari della nota stampa siamo noi, quindi abbi quantomeno la bontà di rivolgerti ai diretti interessati: Rodolfo Salemi non ci ha chiesto di dimetterci, né ti abbiamo mai detto nulla di simile, è un’invenzione assurda e triste dalla quale prendiamo le distanze e che denota il tuo stato d’animo. Tirare in ballo persone terze evidenzia rancori personali che rischi di anteporre all’interesse generale e che ti suggeriamo di abbandonare”.
Poi l’invito al realismo in questa sorta di lettera aperta al coordinatore provinciale: “Prendi atto – gli scrivono i giovani – che mercoledì si è dimesso un giovanile intero perché hai tradito la parola dataci. Si sono dimessi ragazzi che militano nel partito da anni, fedelmente iscritti al Pdl prima ed a Forza Italia dopo, che hanno affisso manifesti di notte, allestito sale, organizzato pullman e riempito piazze nelle tante manifestazioni, che hanno animato le campagne elettorali per tutta la provincia e che ricoprivano ruoli nel movimento giovanile a livello provinciale e nei coordinamenti della prima squadra in tanti Comuni. E te, tutto questo lo sai bene, ma menti sfacciatamente per riabilitarti di fronte all’opinione pubblica. Non meritiamo di essere trattati con sufficienza, considerato che stiamo chiedendo solo il rispetto della parola che tu ci avevi dato, a voce e per scritto, ed invece abbiamo ricevuto altre, nuove e disarmanti, bugie. L’unica verità è che da parte tua non vi è alcuna intenzione di far funzionare il partito, ma solo di controllarlo. E chi non si allinea, anziché essere coinvolto in un confronto interno, diventa bersaglio di delegittimazioni ed offese. Un atteggiamento dannoso, che francamente non piace e nel quale non ci riconosciamo. Nei mesi scorsi hai offeso eletti a livello locale e nazionale ed ora anche noi. Forse dovresti valutare l’ipotesi di fare un passo indietro, dimetterti e, anziché annunciare congressi quali obiettivi del futuro, convocarne uno provinciale del partito per l’8 maggio. Forza Italia recupererebbe tutti: militanti, iscritti, giovani, meno giovani, eletti ed elettori”.