Sovranità: “Legittima difesa, Comune agevoli chi vuole firmare”

Sulla raccolta firme relativa alla proposta di legge sulla legittima difesa interviene Sovranità, che invita i cittadini a firmare e chiede al Comune di dar loro la possibilità di poterlo fare. Il movimento mette a disposizione il proprio ufficio ai consiglieri di opposizione.
“Come al solito il Comune di Lucca si distingue in modo negativo – dichiara Sovranità in una nota – come dimostra la vicenda della raccolta firme per la legittima difesa. Dopo che Montecarlo e Capannori si sono mossi sin da subito, finalmente anche Lucca mette a disposizione i propri uffici; peccato che i lucchesi possono firmare soltanto presso un unico ufficio, nel cuore del centro storico e aperto in orari non molto comodi, con classica chiusura di sabato. Non ci sembra il miglior modo di andare incontro alle esigenze dei cittadini, in una città che in quanto a numero di furti in abitazione si attesta nei primi posti a livello nazionale. Come sempre, si dimostra poca vicinanza ai problemi concreti dei cittadini”. “Sovranità Lucca è favorevole alla proposta di legge a tutela dell’inviolabilità del domicilio – continua il movimento – ed invitiamo i cittadini a firmarla. Ci sembra una proposta mossa da buonsenso, che andrebbe a modificare un ambito legislativo ormai fuori controllo perchè, di fronte ad un aumento intollerabile di furti in appartamento in tutta Italia, non è più possibile lasciare indifesi i cittadini italiani e metterli a costante rischio di incriminazione per eccesso colposo di legittima difesa”. “Chiediamo dunque al Comune di mettere a disposizione altri uffici, magari con orari che vadano maggiormente incontro alle esigenze di chi lavora – conclude Sovranità – ma chiediamo anche ai consiglieri di opposizione di ritirare i moduli e dare la propria disponibilità a raccogliere le firme ed autenticarle, come nelle loro facoltà. Da parte sua, Sovranità mette a disposizione dei suddetti consiglieri il proprio ufficio in orari da poter stabilire insieme, in modo da andare incontro ai cittadini a prescindere dalla volontà del Comune”.