Santi Guerrieri: “Fossi in piena, basta fare scaricabarile”

Il segretario comunale di Fratelli d’Italia Marco Santi Guerrieri torna sull’argomento delle centraline idroelettriche e del controllo e della pulizia delle grate, replicando al consigliere regionale del Pd Stefano Baccelli.
“Che i motivi delle ultime esondazioni lungo gli spalti delle mura e l’acqua alta nei fossi cittadini fossero le grate di protezione di alcuni tratti della canalizzazione o le cataratte esterne la cerchia muraria è probabile. Ma certo è che ad oggi non si abbia nessuna certezza a chi debba competere il controllo e la pulizia delle grate. Ed è qui il problema, proprio per questo concorrere di cause e concause, competenze, enti e inevitabili scaricabarile che l’attuale regimazione delle acque provenienti dalla condotta pubblica comporta un rischio sicuramente grave per la città e non solo”. L’esponente di centrodestra insiste: “Il problema è proprio l’acqua alta e non solo in città. Perché la cementificazione dell’area dell’Acquacalda e di San Pietro a Vico negli anni 50/60 non c’era. Lì c’erano campi e fosse per la regimazione delle acque superficiali ed è una certezza, infatti, che le corti nell’immediata periferia cittadina interessata dal canale, vecchie di centina d’anni scaricassero le acque piovane che convergevano nei piazzali proprio nella antica condotta pubblica che ricordiamo essere opera del 1380. A circa cinquanta, sessanta centimetri sotto l’attuale livello dell’acqua. Ed ecco che allora sorge spontanea una domanda: perché gli abitanti del luoghi a rischio allagamenti proprio per causa della nuova funzione della condotta pubblica non sono stati messi in sicurezza e nelle condizioni da parte del pubblico o delle aziende che hanno co-finanziato l’opera di poter scaricare le acque piovane in nuove tubazioni convergenti alla rete pubblica? Chi è o chi sarà il diretto responsabile che esonera i residenti dal dover sborsare una sola lira per mette al sicuro le loro case?”.