Sovranità Lucca: “Sicurezza, colpa delle politiche dell’immigrazione del centrosinistra”

22 aprile 2016 | 07:48
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Sovranità Lucca: “Sicurezza, colpa delle politiche dell’immigrazione del centrosinistra”

Sovranità torna a parlare di immigrazione e sicurezza, e lo fa puntando il dito contro le politiche del centro-sinistra, del Governo, della Regione e della amministrazione comunale.

“In pochi giorni sulla cronaca di Lucca abbiamo assistito ad un susseguirsi di notizie tra l’assurdo e l’inverosimile – dichiara Fabio Barsanti, coordinatore di Sovranità – proprio riguardanti sicurezza e immigrazione. La città, i suoi spazi e i suoi parchi sono ormai preda di clandestini o immigrati; i quartieri periferici idem, per non parlare dell’aumento degli arresti di stranieri per spaccio; il cittadino medio ha paura ad uscire la sera, e furti e rapine non si contano più. Chi non vede una correlazione tra questa escalation e l’aumento dell’immigrazione è ingenuo oppure in malafede”.
“Di contro a questa situazione – continua la nota – l’amministrazione Tambellini annuncia proclami di facciata in ordine alla sicurezza, salvo poi allinearsi alle politiche suicide di governo e Regione. Si va dalle case da dare ai Rom ai corsi di giardinaggio gratuiti per clandestini, dal chiedere di ospitare gli stessi clandestini in casa alla propaganda a favore dell’immigrazione nelle scuole. Il risultato è sempre lo stesso: una città e i suoi quartieri riempiti di clandestini e diventata invivibile, e gli italiani continuamente ignorati, vessati, presi in giro ed esposti quotidianamente a delinquenza e criminalità.”
“Su sicurezza ed immigrazione l’Italia sta toccando il fondo – conclude Barsanti – e lo sta facendo a cause di politiche assurde e di una gestione folle del fenomeno, che si ripercuote a tutti i livelli. Fino a qualche anno fa la nostra città poteva vantare un ‘non allineamento’ verso le politiche anti-italiane del centrosinistra; adesso, invece, la giunta comunale è composta da personaggi non solo di dubbie capacità amministrative riscontrabili nella situazione generale del Comune, ma soprattutto legati ad un’idea distruttrice della nostra sicurezza, della nostra identità e indipendenza. Abbiamo un anno di tempo per arrivare ad un obiettivo: mandarli a casa e salvare Lucca.”