
“Se il Comune avesse fatto gli opportuni accertamenti, il Consorzio Costa non avrebbe vinto il bando perché, secondo i giudici, nella proposta c’erano tutti gli estremi perchè l’aggiudicataria fosse esclusa dalla gara”. E’ il commento della consigliera comunale Fds, Roberta Bianchi, alla notizia della sentenza del Tar che ha annullato l’aggiudicazione del servizio di assistenza domiciliare diretta del Comune di Lucca (Leggi).
“Continuano – osserva – i pasticci dell’amministrazione comunale in merito ai bandi di gara. I giudici hanno rilevato contraddittorietà nella presentazione dell’offerta e imputano al Comune ‘l’insufficienza dei riscontri e delle valutazioni’”.
“Vogliamo ricordare – aggiunge – che il sindacato nel luglio 2015 aveva denunciato che ‘viste le condizioni dell’appalto stesso si rileva la sostanziale impossibilità da parte della ditta aggiudicatrice di far fronte ai costi del personale in ordine agli oneri connessi alle prestazioni di assistenza all’utenza’. L’offerta di 1000 ore in più da parte della cooperativa che si è poi aggiudicato l’appalto, avrebbe dovuto indurre a maggiore attenzione nell’esaminare il progetto, anche perché il Comune sapeva bene che i rilievi del sindacato erano veritieri. Tutto questo si commenta da solo, e conferma l’inadeguatezza di questa amministrazione, che noi da un po’ evidenziamo. Secondo noi però i problemi non finiscono qui. A breve sentiremo parlare anche del bando per le case di riposo, che si è aggiudicato una cooperativa che ha contenziosi ovunque perché non paga i dipendenti, e sugli asili nido, che ad una prima lettura appare problematico”.