
Forza Italia Lucca inizia la campagna elettorale verso le amministrative 2017. Dopo le polemiche, la diaspora, il calo di consensi il coordinatore provinciale Maurizio Marchetti prova a mettere mano all’area più critica, e allo stesso tempo fondamentale, del suo partito ovvero il capoluogo. Lo fa da una saletta dell’Nh Hotel di viale Europa davanti a un, per ora, sparuto gruppo di fedelissimi, fra i quali i componenti del direttivo Alfredo Donati, Matteo Scannerini, Stefano Lotti e Riccardo Isola.
La volontà è quella di iniziare un percorso che porti a breve alla nomina di un coordinatore (e non più di un commissario) per il partito lucchese e quindi alle consultazioni per le comunali dell’anno prossimo, prima con i partiti, quindi con i movimenti civici. La prima “stoccata” è per la fronda dei dissidenti interni: “Vorrei uscire – dice Marchetti – da questa polemica che serve davvero poco a tutti. Cominciata con l’acredine di alcuni viareggini, inizialmente legata a un fantomatico coordinamento giovanile e poi estesa anche ad altre zone come Lucca. Io vorrei chiudere la parte delle polemiche e iniziare un percorso concreto, senza rispondere più alle provocazioni”.
Si riparte da Lucca, dunque dove, dice Marchetti “i partiti sono sorprendentemente fermi in vista delle prossime elezioni, mentre c’è movimento nelle liste e nelle eassociazioni civiche. Quello che propongo io è che si inizi un percorso per far tornare Forza Italia ad essere quello che era. Partiamo dalla creazione di un gruppo di persone che discutono di temi concreti, che porterà alla nomina di un coordinatore comunale- Un gruppo che deve necessariamente allargarsi nelle prossime settmane e nei prossimi mesi e che deve iniziare il rapporto con i partiti e con le liste civiche, che sono un humus molto importante per la città”.
La sfida, quindi, è lanciata a Tambellini e in generale al centrosinistra: “A Lucca vediamo – dice Marchetti – un sindaco che viene sistematicamente messo in discussione dalle varie realtà cittadine e che sta vivendo l’ulteriore preoccupazione perché non ha l’appoggio del partito, che comincia a parlare di primarie, uno strumento che viene usato solo quando il primo cittadino non è di area renziana. A questo noi dobbiamo rispondere proponendo delle idee per il futuro della città di Lucca, senza considerare le eventuali difficoltà del centrodestra a livello nazionale, che fatica a trovare un leader. In Toscana, in particolare, abbiamo raggiunto un’intesa per cui alle prossime amministrative ci presenteremo ovunque in una coalizione unitaria con Fratelli d’Italia e Lega”.
Forza Italia, comunque, per scegliere il candidato sindaco non sposerà lo strumento delle primarie, ma quello del confronto con le altre realtà dal punto di vista dei programmi. E il partito azzurro dirà la sua, iniziando una serie di riunioni, la prima delle quali servirà alla nomina del coordinatore.
Nel dibattito emergono tanti temi e criticità, fra cui quella della mancanza di una sede per le riunioni. Ma si inizia anche a costruire una bozza di percorso programmatico. Si parla di viabilità (“Gli assi viari non vengono finanziati – dice Marchetti – perché da Roma avvertono che non c’è unità di intenti fra le diverse realtà locali e ancora una volta si rischia di perdere il finanziamento”) e si parla anche di tematiche specifiche.
Alla riunione, infatti, partecipa anche Carmine Colangelo, un commerciante del mercato ambulante dei Bacchettoni. Che espone ai presenti le criticità dello spostamento previsto alle Tagliate, più vicino dopo che il ricorso al Tar non è andato a buon fine: “Il mercato – spiega ai presenti – deve rimanere dov’è. Noi viviamo di turismo e di stranieri, un giro che se andremo alle tagliate siamo destinati a perdere. Io faccio parte degli 11 che si sono rivolti al Tar per la sospensiva, che non è andata a buon fine, anche perché siamo stati lasciati soli anche dalle associazioni di categoria”. Per Colangelo le soluzioni per mantenere il mercato ai Bacchettoni ci sono: “Ci parlano di problemi di igiene – dice – perché non ci sono i bagni pubblici. Ma questo è un problema che, legato alle norme europee, ci fa essere fuorilegge dal 2004, noi come altri mercati. Eppure ci sarebbero ben sette bagni alla Casa del Boia recentemente ristrutturata che però vengono lasciati chiusi. Forse perché la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca nel finanziare le opere ha messo come condizione lo spostamento del mercato da via dei Bacchettoni”.
Secondo Colangelo, comunque, i tempi per il trasloco non saranno rapidissimi: “Abbiamo chiesto – dice – che vengano fatti altri lavori per rispettare tutte le normative europee. Quindi serve la gara per l’assegnazione dei lavori e un nuovo confronto con gli ambulanti per concedere gli spazi. Vedremo”.
Sul tavolo, quindi, già alcuni temi che potrebbero rappresentare i cavalli di battaglia del partito azzurro in vista delle elezioni del prossimo anno. Prima, però, c’è da ricomporre le divisioni e ricostituire un gruppo con l’ambizione di far cambiare il vento in città. Ed è la sfida più importante che Marchetti dovrà affrontare.