
Il capogruppo Pd Francesco Battistini promuove il modello di Lucca nella assegnazione degli alloggi Erp. E lo fa all’indomani della consegna dei sette alloggi a Montuolo: “Ci sono giornate e gesti apparentemente semplici, ma che in realtà racchiudono e sono un po’ il simbolo di un modo di amministrare che invece di vivere di annunci e cavalcare soluzioni ideologiche fa la fatica di costruire soluzioni che sono fatte di percorsi, valutazioni, progettualità condivisa”, commenta Battistini.
“Ieri – aggiunge – tutto questo è stato simboleggiato dalla consegna delle case di 7 alloggi pubblici. In questi anni spesso ho visto sorridere quando si ragionava di piccoli numeri in virtù di un benaltrismo che avrebbe richiesto la bacchetta magica ma anche soluzioni spesso meno praticabili e dagli impatti più discutibili. Invece trovo nella scelta di procedere per piccoli numeri la cifra di una modalità di integrazione degli interventi sociali in un tessuto che deve evitare di costruire ghetti che non servono né a chi ci deve abitare dentro né a chi se li trova accanto a casa”.
“Ma – prosegue – in questa consegna di chiavi ci sono stati anche altre elementi interessanti:la capacità di aggiudicarsi e utilizzare in poco tempo risorse europee, la scommessa per un nucleo familiare di abbandonare il campo rom e di integrarsi pienamente con la comunità territoriale, la fatica e l’intelligenza di riorganizzare l’assegnazione degli appartamenti portando in locali più contenuti famiglie che si sono ridotte e lasciando gli appartamenti più ampi a nuclei più numerosi, costruendo un meccanismo che alla fine premia chi è in regola con l’affitto mentre si affronta anche il tema della morosità per anni lasciato irrisolto. Questa è la straordinaria normalità di un faticoso ma appassionante gioco di squadra tra istituzioni diverse, tra chi ha responsabilità politica e tecnica. A chi non vive questi problemi sulla propria pelle magari sembrerà poca cosa, per le famiglie che finalmente possono coronare il sogno di una vita dignitosa questa consegna delle chiavi rappresenta una grande emozione. Per tutti noi amministratori un incentivo a proseguire nella fatica quotidiana di affrontare problemi complessi, tentando di elaborare soluzioni adeguate e sostenibili per contesti spesso molto diversi. È una fatica che richiede risposte articolate, spesso poco compatibili con slogan o titoli di richiamo sui giornali, ma è l’unica in grado di disegnare, passo dopo passo, un città più vivibile, per tutti”.