Sinistra Italiana: “Più risorse per pronto soccorso S.Luca”

Più investimenti per la sanità a Lucca, in particolare per i servizi sociali e sanitari e per il pronto soccorso. A chiederlo è Sinistra Italiana di Lucca. “Ogni giorno si prendono cura di chi soffre – dice il neonato partito – Dei nostri anziani, dei nostri bambini. Ogni giorno si assumono responsabilità impensabili. Gli operatori dei servizi sociali e sanitari avrebbero bisogno, specialmente in questa fase difficile del lavoro pubblico e della vita collettiva, di ricevere da tutti noi un sostegno e un riconoscimento dell’impegno, insieme a stimoli per il cambiamento ed il miglioramento continuo della qualità. E invece, negli ultimi due anni, la spesa sanitaria nazionale è stata tagliata di 4 miliardi e mezzo Il governo decide di smantellare la guardia medica, prevedendo di fatto la riduzione dell’assistenza della medicina generale da 24 ore su 24 a 16 ore su 24 nei giorni feriali e a 12 ore il sabato e nei festivi, con la conseguenza di delegare gli interventi sanitari, dai codici bianchi ai codici rossi, al sistema di emergenza urgenza 118, dalla mezzanotte alle 8 nei giorni feriali e dalle ore 20 alle 8 nei giorni sabato e festivi”.
“Senza il filtro della guardia medica – spiega SI – tutto verrà scaricato su un 118 che, a sua volta, si vedrà spesso costretto a intasare i pronto soccorso, già al collasso. A Lucca da tempo il sindacato denuncia la mancanza di almeno 15 infermieri e 12 operatori sociosanitari rispetto alla originaria dotazione organica dell’ospedale San Luca. Al pronto soccorso i medici sono attualmente solo 21, di cui uno facente funzione di primario, a fronte dei 23 (più un primario) necessari”.
“Investire nella salute – chiude SI – valorizzare le competenze e le professionalità del personale sanitario attraverso un suo maggiore coinvolgimento nel governo del sistema, reindirizzare i fondi ad ora stanziati per la realizzazione di “grandi opere” irrealistiche per garantire ai nostri concittadini un’adeguata assistenza, indicendo nuovi bandi per l’assunzione di personale. Non è utopia, ma un preciso monito costituzionale. Perché come recita l’articolo 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”.