
Sarà l’Opera delle Mura a gestire la manutenzione del verde pubblico. Almeno fino a nuovo ordine. Così ha ratificato oggi (17 maggio) il consiglio comunale di Lucca che ha deciso di affidare il servizio all’ente revocando la parte residua ancora affidata alla municipalizzata Sistema Ambiente.
“La delibera – ha spiegato – affida all’Opera delle Mura la gestione del verde e delle potature, la manutenzione delle aiuole a verde, degli spalti, delle grandi superfici a prato e il taglio dei margini delle strade. La gestione di tutti questi aspetti a partire dal 2006 era stata soggetta a tre presidi diversi: l’Opera delle Mura per gli spalti, Sistema Ambiente e l’ufficio strade per i bordi delle strade e dello sfalcio. Era una situazione complessa che ha portato anche ad alcune dimenticanze di rilievo come nel caso della nuova strada di accesso al San Luca prima della sua inaugurazione. Abbiamo ritenuto per questo che fosse necessario affidare la gestione del verde ad una sola stazione e nel frattempo dovremmo provvedere al censimento di tutte le area da manutenere da parte del Sit. Con questa delibera proponiamo l’unificazione sotto l’Opera delle Mura perché l’attuale dotazione di personale non ci permette altro. Inizialmente avevamo pensato a fare rientrare questa competenza sotto un servizio del Comune ma non è stato possibile”.
“E’ definitiva questa decisione? – si chiede retoricamente il sindaco – Non lo so. Penso che il consiglio comunale presto debba interrogarsi sul futuro di Opera delle Mura e sul futuro di Itinera. Se venisse confermato quanto previsto dalla legge Madia dovremmo rimettere mano a questi bracci operativi. Itinera dovrà pensare alla prospettiva turistica in ottica comprensoriale e anche l’Opera delle Mura dovrà avere le necessarie modifiche”.
Per Luca Leone (Impegno Comune) il tema principale non è tanto la delibera in sé, condivisibile nel principio di dare una regia unica alla manutenzione del verde, quanto chiarire il significato della revoca del servizio a Sistema Ambiente “non una cosa banale – ha detto – in quanto l’attività produceva anche degli utili per il Comune”. Dubbi, invece, sul possibile riaccentramento all’ente dei servizi di questo tipo. Sottolineati soprattutto dall’ex sindaco Pietro Fazzi: “E’ condivisibile – dice Fazzi – l’impostazione di unificare a un solo riferimento la gestione del verde pubblico. Ma ci sono forti dubbi sul possibile ritorno della gestione dei servizi in futuro agli uffici comunali. Molti ricordiamo come era la gestione dei servizi quando erano accentrati al Comune, basti pensare agli acquedotti. Non mi affezionerei troppo a certe formule che rischiano di essere anche molto più costose dell’affidamento a terzi”.
“Mi lascia perplessa – dice la consigliera Bianchi – il fatto che la soluzione sia temporanea soprattutto dopo tutte le parole che erano stata utilizzate per giustificare una situazione su cui poi si è tornati indietro”.
“Nessuno pensa al ritorno degli operai del Comune – ha chiosato, chiarendo prima del volto, il sindaco Tambellini – ma si tratta di riportare all’interno degli uffici comunali la competenza per poi fare un’unica gara di appalto per l’affidamento dei lavori”. Il sindaco ha anche annunciato i progetti per la risistemazione del verde in città, sottolineando in particolare “l’impegno a riportare il giardino di Villa Bottini agli schemi originari dopo la rivisitazione che è stata effettuata in epoca napoleonica”.