
“Salvini non può dare lezioni a nessuno su come si gestisce l’emergenza profughi. La lega Nord di cui è segretario è stata più volte al governo del paese e non ha mai messo in pratica alcuna politica efficace per gestire il fenomeno. Non lo ha fatto né in una seria direzione di responsabilità né nella direzione populista e di cui oggi Salvini si fa portatore”. A scriverlo in una nota è Patrizio Andreuccetti, segretario territoriale del Pd, che interviene sul punto a margine della visita ad Altopascio dell’esponente leghista- “Il leader della Lega parla alla pancia degli italiani e non propone alcuna soluzione reale ai problemi. Davvero, mi chiedo, il paese che negli anni ha visto emigrare più di 27 milioni di persone, oggi non riesce a gestirne un milione? Davvero la soluzione ai problemi sono le ruspe? Non in un paese civile. Non in un paese democratico e che rispetta i diritti umani. Non in un paese dove la pietà cristiana alberga nel cuore di molti. E noi siamo ancora questo paese”.
“Sul tema dell’immigrazione e dei profughi – prosegue Andreuccetti – nessuno ha la bacchetta magica, è un problema complesso, ma certamente non lo si risolve a colpi di slogan. Occorre realismo. Una forza che aspira a governare il paese è chiamata a tutt’altro senso delle cose. La politica che la Regione Toscana sta portando avanti, in accordo con prefetture e territori, è a mio modo di vedere quella giusta e la prefettura di Lucca sta facendo un ottimo lavoro. L’idea di collocare un profugo ogni seicento abitanti tiene conto di un impatto che sia il meno invasivo possibile e votato ad una efficace integrazione. I progetti che vedono i profughi impegnati come volontari in lavori socialmente utili, nei rapporti con le scuole e le squadre di calcio dei territori, rappresentano l’azione concreta di una politica che ci mette la faccia per gestire un’emergenza che è diventata strutturale. Chi oggi non accoglie elude una precisa responsabilità istituzionale e, nella fattispecie di Altopascio, lo fa anche per confondere i fatti inoppugnabili di una realtà concreta. Non giustificherebbe comunque niente, ma appare ancora di più un controsenso rifiutare poche decine di persone se poi, negli anni, non si è fatto assolutamente nulla per governare l’immigrazione sul territorio, che ad Altopascio è proliferata di gran lunga di più che in ogni altro comune della Provincia. Tale incoerenza è un fatto concreto di fronte agli occhi di tutti i cittadini, che non sarà certo cambiato dagli slogan di Salvini e di cui i cittadini dovranno tener conto nelle scelte del 5 giugno”.