
Il circolo del Pd Lucca Sud prende di mira il presidente del consiglio comunale Matteo Garzella, richiamandolo al ruolo di terzietà derivante dal suo stesso incarico. A farlo capire senza troppi giri di parole è il segretario del circolo Gianni Giannini, in una lettera aperta rivolta a Garzella, dopo la sua presa di posizione sulla questione della Stecca al quartiere Giardino. Un “intervento a gamba tesa sul tema”, lo definisce Giannini. “Il suo promettere l’impromettibile – sottolinea il circolo Pd Lucca Sud – con l’aggiunta di commenti personali, è sembrato a molti un intervento senza basi di conoscenza del progetto, dimostrando anche un colpevole disinteresse per il lungo e faticoso lavoro di mediazione, svolto da questa amministrazione al Ministero, nonché con i comitati, e orientato al raggiungimento di un risultato che, come una goccia al mare, dovrebbe alleviare la mole di richieste in sospeso per alloggi di edilizia pubblica. Oggi si pone pubblicamente come mediatore di una paradossale situazione scatenatasi sul tema del Piano strutturale. Veti incrociati e motivazioni pretestuose con pallottole di fuoco amico e nemico, di cecchini ben addestrati”.
“La sua iperattività mediatica – scrive Giannini ancora rivolgendosi al presidente del consiglio comunale -, colpisce il cittadino informato per la fragilità delle motivazioni che la portano agli onori della cronaca, perché il suo agire odora di ben altre motivazioni, apparentemente di spuria legittimità. Sempre come cittadini informati, ci si chiede dove erano gli illuminati dell’ultim’ora, quando il piano strutturale era in gestazione. Quali apporti hanno portato questi illuminati nella lunga ed articolata discussione che è derivata dai tavoli pubblici, istituzionali e politici di elaborazione? Quali sono le responsabilità dei ritardi nei lavori della commissione urbanistica? Come consigliere di maggioranza dovrebbe conoscere tutto il gravoso iter che ha portato alla stesura sia del Piano Strutturale, sia del progetto Stecca. La sua verginità ci risulta sospetta e ci porta, malamente, a pensare che sia frutto di dinamiche politiche che poco hanno a che fare con i temi contestati. L’inesorabile scorrere del tempo poi fa sospettare un processo di visibilità funzionale a mere aspettative personali di identificazione, in funzione di accadimenti ancora a venire, legittime, ma non compatibili con i prematuri tempi attuali , né con il suo ruolo di consigliere di maggioranza, né di presidente del consiglio comunale. Noi, cittadini informati, preoccupati della deriva personalistica in corso, facciamo appello a comportamenti coerenti con il suo ruolo pubblico, esortandola a mediazioni che spianino il percorso alla definitiva approvazione, in tempi certi, degli importanti obiettivi portati a compimento progettuale dall’amministrazione comunale, di cui lei è parte integrante della maggioranza politica di sostegno. La cittadinanza, gli ordini professionali e tutti coloro che vorranno far sentire la loro voce, come da regolamento, avranno comunque ancora 60 giorni dall’approvazione, per presentare le loro osservazioni”.