Urbanistica, Pellegrini Masini: consumo di suolo ci sarà

“Dispiace vedere che l’assessore Mammini nel replicare al mio intervento si arrampichi sugli specchi e che faccia ironia fuori luogo su di me ed il consigliere Lenzi, peraltro non sapendo che non faccio più parte di Idv dal giugno 2014 e stia pur certa che visti i miei sporadici interventi sulla stampa, non sono certo io a cercare quella popolarità che forse voleva invece chi in tempi passati non mancava di fare interventi pubblici critici contro l’amministrazione Tambellini, pur essendo in maggioranza ma non avendo un posto in giunta”. Continua lo scontro sul nuovo piano strutturale ed è così che l’ex assessore Giuseppe Pellegrini Masini replica alla Mammini che alle sua osservazioni aveva reagito spiegando che la previsione urbanistica non ammette ulteriore consumo di suolo.
“Consiglio all’assessore – riprende Pellegrini Masini – più rispetto e soprattutto più cautela nell’affermare nel merito informazioni parziali e fuorvianti per i cittadini. Se infatti è vero che la legge Marson da lei richiamata limita il consumo di suolo ai territori urbanizzati è tuttavia altrettanto vero che in questi sono compresi i lotti e gli spazi inedificati interclusi, ovvero spazi urbani che al momento possono essere aree verdi private o pubbliche. E proprio queste verrebbero edificate per ospitare quel 40% delle nuove 1625 abitazioni che il piano strutturale proposto prevede. Quindi il consumo di suolo inteso come ‘incremento della copertura artificiale di terreno’ (definizione Ispra) ci sarà eccome. Occorre poi ricordare che 1625 nuove unità abitative comporteranno, se occupate, come è logico che sia, un aumento della popolazione di circa 4000 unità, visto che il numero medio di compenti per famiglia è 2,4 persone (Istat, 2013). Queste 4000 presenze in più – prosegue l’ex assessore – vorranno dire sul territorio lucchese, che ha un tasso di motorizzazione molto elevato, ovvero circa 67 autovetture ogni 100 abitanti, 2700 auto in più circolanti e ovviamente 1625 utenze domestiche a gas in più. Casomai questo sfuggisse a chi legge, tutto questo significherà maggiore congestione sulle strade e soprattutto maggiore inquinamento dell’aria e quindi maggiori problemi di salute su un territorio che sfora regolarmente i limiti di legge per l’inquinamento da polveri sottili e da ozono. Riguardo agli assi viari, il fatto di includerli nel piano strutturale esprime una precisa volontà politica, che d’altronde l’amministrazione Tambellini ribadisce ad ogni occasione, ma per favore si smetta di dare per scontata un opera che soffre di vizi procedurali tali per cui il Cipe non l’ha ancora programmata e finanziata e che al riguardo il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nel gennaio scorso, nel rilevare ‘una significativa contraddizione’ nello studio trasportistico, ha ritenuto ‘opportuno che venga avviato un piano di rilievi del traffico, per valutare la funzionalità degli interventi che verranno realizzati, anche in relazione alla effettiva evoluzione della futura domanda di traffico’. Invece quindi di guardare ad un modello di sviluppo passato e controproducente per la salute dei cittadini, basato su nuovo cemento e nuovo asfalto l’amministrazione di cui Mammini fa parte, farebbe meglio a rivolgere lo sguardo verso quei criteri di sostenibilità ambientale che il buon senso, oltreché il quadro normativo europeo, ci imporrebbero”.