Celli: “Compiti assolti, su di me stalking mediatico”

26 maggio 2016 | 13:39
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Celli: “Compiti assolti, su di me stalking mediatico”

Risponde per scritto Laura Celli, amministratore di Itinera, il “braccio” del Comune per la promozione turistica, alle accuse esposte in consiglio comunale dalle consigliere Bianchi (Fds) e Giorgi (M5S). E’ una lunga risposta che affronta, puntualmente, le pesanti affermazioni che sono state fatte in aula e che hanno scatenato l’ira dell’assessore Lemucchi, dei consiglieri Fazzi e Mercanti e della maggioranza tutta. 

“Il 24 maggio – scrive – due consigliere rispettivamente del Movimento 5 stelle e della Federazione della Sinistra hanno chiesto al consiglio comunale di votare una indicazione al sindaco per la revoca dal ruolo di amministratore di Itinera. Io sono una professionista che da 26 anni svolge il proprio lavoro cercando di fare meglio che può e credo di essermi con merito, guadagnata la stima di clienti e colleghi, anche per lo scrupolo con cui svolgo la mia attività”.
“Ho evitato di farmi trascinare in polemiche – prosegue – che apparivano con evidenza strumentali e ho lasciato che la politica rispondesse alla politica. Ora però ritengo di dover mettere qualche puntino sulle “i” tenendo conto che la mozione per la mia revoca è stata presentata con riferimento alla gestione fallimentare di Itinera, allo spreco di denaro pubblico, alla mancanza di background tecnico nel settore turistico, alla scarsa trasparenza nella conduzione della società totalmente partecipata dal Comune di Lucca. Il sindaco e la quasi totalità dei consiglieri hanno confermato la fiducia alla mia persona, cosa di cui li ringrazio, esprimendo apprezzamento per il lavoro da me svolto in questi anni. A me però preme entrare nel merito dei risultati e delle considerazioni sul mio lavoro che, se non chiarite, possono lasciare scorie sul mio percorso professionale. Quando, nella seconda metà del 2012, ho preso in mano Itinera, su incarico del sindaco Tambellini e nell’ambito di Lucca Holding, sembravo destinata al mestiere di ufficiale liquidatore di una strutturina che chiudeva il bilancio con una perdita di 157.969 euro (bilancio 2012). I tre esercizi successivi hanno invece evidenziato in successione i seguenti utili: +25.065 (2013) +13.198 (2014), +18.965 (2015). Nel frattempo è stata fatta una grande razionalizzazione in termini di attività, servizi, e visione prospettica che hanno portato Itinera a concorrere alle politiche del turismo lucchese, ma anche alle attività di area vasta, ai percorsi della via Francigena, alle attività di marketing turistico, in coerenza e in stretto raccordo con le politiche della Regione Toscana”.
“Il mio compito di amministratore – dice l’amministratore – del risanamento è da considerarsi assolto con risultati, a detta di tutti quelli che analizzano i dati, obiettivamente soddisfacenti, a meno che qualcuno non voglia metterli in discussione, spero con le carte alla mano. Per il futuro ogni soluzione che la politica vorrà assumere è possibile. Le opzioni sono più d’una: seguire gli sviluppi della legge Madia, riassorbire le attività di Itinera nella struttura del Comune, procedere alla liquidazione della società, oppure prevederne uno sviluppo. Ma il Comune di Lucca può fare le sue valutazioni in autonomia e senza condizionamenti di alcun tipo, solo perché il risanamento, con i fatti e non con i discorsi, è stato portato a termine. A chi mi ha imputato la mancanza di esperienza nella gestione del turismo rispondo che non mi è stato dato da Lucca Holding e dal Comune un incarico di consulenza sulle strategie turistiche, ma l’onere di amministrare una struttura che perdeva denaro pubblico e che oggi funziona. E’ forse richiesto che un direttore di Usl sia medico, un assessore al traffico sia vigile urbano, un amministratore di condominio sia manutentore di ascensori?”. 
“Da ultimo – chiude –  intendo diffidare chiunque ad attribuire alla mia nomina un’origine “per indicazione politica”. Da sempre mi sono dedicata al lavoro e non ho santi in paradiso. Chiedo rispetto per la mia storia e la mia professionalità. La politica dei polveroni non può permettersi di riversare accuse massimaliste e astratte su professionisti che, con diligenza e fedeltà, dedicano il loro impegno alla società che li ha incaricati. Per dare un’idea dello stalking mediatico a cui sono stata sottoposta, basti ricordare che da Itinera percepisco un compenso di 10mila euro lorde annue, a fronte di un impegno che occupa più di metà del mio tempo, sopportando volentieri a mio carico spese telefoniche, di viaggio, di trasferta e di formazione inerenti al mio mandato. Ai soggetti che, in concorso tra loro, mi hanno attaccato con argomenti il cui grado di pretestuosità, la pubblica opinione può giudicare da sola, sarebbero disponibili a prendersi le stesse responsabilità a parità di compenso? Si facciano pure avanti”.