
Non si placa la polemica del Movimento Cinque Stelle sulla questione turismo. Torna alla carica la consigliera Laura Giorgi dopo gli attacchi in consiglio comunale e la risposta dell’amministratore di Itinera Laura Celli alle accuse. “La storia ci insegna – dice Giorgi – che quando una persona si sente di reagire a eventuali critiche ricevute, difendendo tutto di sé, travalicando, in maniera scenica, la giusta valutazione, anche negativa, di quello che ha fatto (nessuno è perfetto, nemmeno se lo ripete tante volte) significa che ha dentro di sé una grande insicurezza. Purtroppo, in questo caso, è bastato riscontrare, nei fatti, errori commessi e oggettivamente indifendibili, per far partire una crociata di autodifesa, e di conseguente attacco, contro chi si è limitato a sostenere che due più due fa quattro, non può fare 6”.
“La città di Lucca ha – commenta Giorgi – da sempre, nel turismo e nelle conseguenti attività produttive, che traggono vigore dalla gente che viene volentieri a visitarla, un elemento di forza economica indiscutubile. Negli ultimi anni, diciamo pure dal 2013, si è verificato un calo enorme di presenze qualificate in città e un aumento conseguente di chiusura di esercizi. Resiste solo il turismo di massa, il turismo mordi e fuggi, il turismo dei pullman che scaricano gruppi che rimangono ben poco nella nostra città. Zone conosciute e riconosciute tra le più caratteristiche di Lucca, vedi via Fillungo, abbondano di negozi chiusi, di silenzio e di abbandono. Allora non basterebbe soltanto questo a dimostrare che le strategie adottate per sostenere e sviluppare il turismo, lo hanno solo lanciato dalle Mura, facendogli vivere sempre più una decadenza che amareggia tutti i lucchesi? La città di Lucca ha bisogno di ritrovarsi nella sua dignità e nel suo decoro: se non si capisce che cosa sia tutto questo, non solo la professionalità di chi dovrebbe impegnarcisi è davvero discutibile, ma è anche arrivato il momento di rinnovare vertici che non conoscono le basi e che nemmeno accettano critiche nel merito”.
“Itinera – conclude Giorgi – ha bisogno di alta professionalità, non basta una ragioniera che faccia quadrare i conti, che, comunque, a noi, carte alla mano, non tornano”.