L’ex assessore Di Grazia: “Ostruzionismo all’urbanistica è bassa cucina politica”

Le polemiche e l’ostruzionismo dell’opposizione al nuovo piano strutturale? “Sono questioni di bassa cucina politica”. A dirlo è Mauro Di Grazia, ex assessore all’urbanistica della giunta Lazzarini, che interviene nel dibattito verso il nuovo strumento urbanistico. E non fa sconti alle opposizioni che hanno presentato una valanga di emendamenti. “Leggo – scrive Di Grazia – dei trabocchetti allestiti da più attori per boicottare il piano strutturale impedendone l’adozione, primo atto, peraltro di una procedura apertissima: oltre 400 emendamenti per lo più risibili; giochetti sul numero legale in commissione. Cosa spinge ad utilizzare un così ostinato ostruzionismo? E’ in discussione il funzionamento democratico ? Si vuol imporre un provvedimento che provoca la rovina della città?”.
“So poco del piano per entrare nel merito – prosegue -, ma, da quanto ho letto, è frutto di un lungo lavoro di partecipazione e condivisione, di coinvolgimento delle parti sociali e delle categorie economiche ed è in discussione da mesi nella apposita commissione urbanistica, dove per bizzarria la maggioranza non è maggioranza perché il suo presidente si comporta palesemente come un oppositore occulto, scusate il calembour. Non di destini della città si parla dunque, ma più pedestremente di bassa cucina politica, che vede un’opposizione urlante, priva di guida e di senno, e qualche personalità isolata, malata di protagonismo: tutti comunque col dito ammonitore alzato a indicar misfatti, a riempire pagine per ingolfare la giurisdizione, a cercare spazi sulla stampa per certificare la propria esistenza. Questa opposizione apparirebbe ancor più inutile se non avesse sponda nei giochetti interni alla maggioranza per le prossime scadenze elettorali. E qui alla cucina politica si intrecciano le sorti dei destini personali, delle correnti, delle cordate. Così va il mondo”.
“Assisteremo – prosegue Di Grazia – nei prossimi giorni alla maratona della votazione di emendamenti tipo ‘punto e virgol’” anziché ‘punto’, A maiuscolo, anziché minuscolo: 20 ore di consiglio comunale dissipate, che aggraveranno la distanza con i cittadini, allontanandoli ancor più dalle urne. E’ così che si onorano le istituzioni?”.