Fausto Ori: “Settimana corta alla Da Vinci, scelta da rivedere”

30 maggio 2016 | 10:19
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Fausto Ori: “Settimana corta alla Da Vinci, scelta da rivedere”

“Il caso della scuola media Da Vinci dovrebbe far riflettere non i genitori che legittimamente hanno protestato, ma chi ha deciso di attuare la settimana corta. Più precisamente come sono arrivati a ciò”. Interviene così Fausto Ori sul caso della settimana corta alla Da Vinci. “La normativa e le direttive vigenti – osserva – affermano che le istituzioni scolastiche decidono come attuare il tempo scuola in base alle richieste che arrivano dai genitori al momento dell’iscrizione, cioè nell’offerta formativa devono essere presenti le varie opzioni che possono essere di gradimento a tutte le famiglie, opzioni che possono arrivare dai diversi organi collegiali della scuola, e poi, tramite delibera del consiglio di istituto,essere inserite nel piano dell’offerta formativa”.

“In questo modo – aggiunge – si viene incontro alle varie esigenze senza nessuna imposizione da parte dell’autonomia scolastica, che prendendo atto di queste scelte potrà e dovrà rispondere in maniera positiva solo se previsto dalla normativa che regola il numero minimo degli alunni per classe. In questo modo è salva la libertà di ogni famiglia, perché la scelta non sarà presa per imposizione ne per sondaggio, ma per legge. E’ incredibile poi la notizia che la scuola ha diffuso per giustificare questa decisione, e cioè un calo delle ore del personale ausiliario per garantire la sorveglianza: anche facendo la settimana corta il monte ore didattico/scolastico obbligatorio rimane il solito, quindi allora con il rischio evidente di non riuscire a sopperire alla sorveglianza, che ricordo essere un obbligo di legge. Spero davvero che questa infelice decisione sia rivista, e che si riprendi la strada che doveva essere intrapresa, cioè quella dettata dall’osservare e rispettare le leggi senza dimenticare di applicare un pizzico di buon senso quando serve”.