
Itinera, i conti non tornano. Un refrain che ripete anche Agenda per Lucca, ma che già altri consiglieri dell’opposizione hanno sostenuto nell’acceso dibattito delle ultime settimane. Secondo il movimento, “nel calcolo dell’importo mensile da corrispondere alla società Itinera, elaborato nel 2013, erano stati previsti tre punti informazioni mentre invece ne risultano aperti solo due già da qualche anno e noi ci domandiamo: dove sono andate a finire le risorse risparmiate? Quale iniziative sono state fatte? E quest’ultime sono state richieste dal Comune, considerato che la società da quando è strumentale deve rispondere sempre e soltanto alle richieste dell’ente? Esiste una documentazione di tutto questo?”
“Poche domande che però meritano di avere risposte”, chiosa Agenda per Lucca, secondo cui sarebbe utile “comprendere le abilità e capacità di chi dirige la struttura, in un contesto sempre più competitivo la risorsa turistica non può non essere gestita in modo competente e professionale ed essere sfruttata come un bene prezioso, con ricadute positive in tutti gli ambiti del nostro territorio Evitiamo, avendo già scritto in passato, di entrare nel merito del sito del turismo, dei soldi spesi per la sua realizzazione e sulla qualità del servizio reso, oppure del non funzionamento dell’osservatorio di destinazione turistica, servito solo per introdurre la tassa di soggiorno”, prosegue Agenda per Lucca.
“Che le politiche turistiche non funzionino lo dicono i dati – aggiunge la nota -, che gli operatori siano insoddisfatti dell’operato dell’ente sulla promozione e sull’accoglienza è notizia di tutti i giorni e su questo saranno i cittadini a valutare. Pretendiamo però che su come i soldi dei lucchesi vengono spesi debba esserci chiarezza da parte della nostra amministrazione comunale, i momenti sono difficili per tutti, le famiglie vivono in ristrettezze, non possono più essere accettate dispersioni e sprechi”.
“La cosa che ci ha colpito di più – osserva Agenda per Lucca -, dopo la discussione in Consiglio comunale, durante la quale la maggioranza ha contestato l’iniziativa politica di alcune opposizioni senza dare spiegazioni ai cittadini sull’operato dell’azienda e del suo amministratore, è stata la presa di posizione del responsabile amministrativo della società che, oltre a dichiararsi persona ‘non esperta’ in materia di turismo, ha voluto mettere i puntini sulle i per quanto riguarda i conti. Si è cercato in tale contesto di confrontare due periodi della vita di Itinera completamente diversi: quello fino al 2012 quando l’azienda operava con una certa autonomia e cercava di andare avanti con le proprie forze, con quello dopo il 2013, quando la società è diventata strumentale dietro un compenso di circa 400.000 euro annuo per svolgere vari servizi, in particolare quello di accoglienza turistica. Tale operazione è come mettere insieme, si direbbe, le pere con le mele. E’ opportuno per comprendere bene la vicenda tenere in considerazione queste due osservazioni: in passato la società, oltre ad occuparsi in modo attivo della promozione turistica, gestiva tre punti informazioni, molto probabilmente troppi, mentre ora Itinera ne gestisce forse due e quasi esclusivamente per fare solo accoglienza turistica. L’azienda, per tale servizio che rende al Comune, percepisce un compenso di circa 31.000 euro mensili calcolato in modo da coprire tutti i costi di gestione. Alla luce delle due osservazioni esposte – sostiene Agenda per Lucca -, non si può confrontare, come invece ha fatto l’amministratore di Itinera, due situazioni così differenti sia dal punto di vista giuridico sia per l’impegno sul territorio svolto in precedenza dalla società rispetto a quello che viene fatto attualmente. Anche per quanto riguarda la promozione, considerate le attuali iniziative della società, i due momenti non sono assolutamente comparabili inoltre, ci permettiamo di aggiungere, che non è cosi difficile avere degli avanzi di gestione quando dal Comune arrivano tutte le risorse necessarie per mandare avanti un’azienda”.