Nadia Urbinati a Lucca per il no al referendum costituzuionale

“I pensatori del Settecento dicevano che le buone Costituzioni sono quelle scritte per i demoni e non per gli angeli. Bene, questa riforma della Carta devono averla scritta pensando agli angeli, perché scardina il sistema parlamentare e concentra il potere nelle mani del presidente del Consiglio, del suo governo e della sua maggioranza”. Lo ha dichiarato di recente Nadia Urbinati, che sarà a Lucca sabato (4 giugno) alle 17,30, alla sala Tobino di Palazzo Ducale, in un incontro organizzato dal comitato per il no alle modifiche costituzionali. Al suo fianco ci sarà il costituzionalista Paolo Bianchi, dell’Università di Camerino.
Editorialista di Repubblica, volto noto dei dibattiti televisivi, presidente dell’associazione Libertà e Giustizia, Nadia Urbinati insegna in uno dei più prestigiosi dipartimenti di Scienza politica del mondo, quello della Columbia University di New York, nei suoi argomenti la prospettiva storica si incontra con la capacità di affrontare con efficacia l’attualità più stringente. Sostiene, fra l’altro, che “nonostante la propaganda governativa, l’attuale riforma costituzionale non ha niente a che fare con le posizioni di leader storici della sinistra italiana come Berlinguer e Ingrao. Le sue radici vanno ricercate piuttosto nelle posizioni di alcuni membri conservatori e monarchici della Costituente, e poi nelle tesi presidenzialiste di Pacciardi e dei dirigenti dell’Msi come Almirante. E la prima proposta per togliere ai cittadini il potere di eleggere direttamente il Senato viene dal comitato nominato dal governo Berlusconi del 1994 e presieduto dal leghista Speroni. In città e in provincia prosegue intanto la raccolta delle firme per i referendum contro la riforma costituzionale e la nuova legge elettorale. Tutte le cittadine e tutti i cittadini possono firmare ai banchetti per difendere la democrazia e riappropriarsi della loro sovranità”.