
Itinera, non si placano le polemiche dopo il consiglio comunaleche aveva all’ordine del giorno la proposta di revoca dell’amministratrice Laura Celli. Sul tema ritorna anche Roberta Bianchi della Federazione della Sinistra: “Non era assolutamente mia intenzione proseguire nella “discussione” a distanza con l’amministratrice di Itinera, signora Celli – dice – ma se si pensa di farsi beffe dei cittadini, allora mi sento in dovere di intervenire”.
“Chi ha seguito la vicenda del bando di Itinera – prosegue la consiglliera – ricorderà come la revoca della selezione sia stata motivata dalla signora Celli con la “possibilità di realizzare rilevanti economie interne, senza compromissione dello standard di qualità del servizio, mediante l’utilizzo più razionale e completo di una risorsa interna, sinora impiegata nell’ambito di diverso modulo organizzativo”. Per questo avevamo chiesto a Itinera se il lavoratore in questione possedesse il requisito della conoscenza delle tre lingue, previsto per il personale addetto ai centri di accoglienza turistica nel contratto di servizio sottoscritto tra il Comune e Itinera. Vale a dire: questa risorsa interna ha o non ha i requisiti per sopperire alla mancata assunzione del bando ritirato? Per avere la risposta a questa semplice domanda ci sono voluti 20 giorni, per poi scoprire che il dipendente in questione, assorbito dalla Polis, ha dichiarato, correttamente, il livello di conoscenza 1 della lingua inglese, cioè il livello minimo, ma, a giustificazione del suo operato, l’amministratrice sostiene che il requisito delle tre lingue riguarda il personale addetto allo sportello di piazzale Verdi e non quello al checkpoint stagionale del Palatucci”.
“Peccato – conclude Bianchi – che nel contratto di servizio non si facciano distinzioni tra il centro di accoglienza turistica di piazzale Verdi e il centro di accoglienza turistica del parcheggio Palatucci e che quest’ultimo si presenti agli occhi dei visitatori come un normale ufficio turistico,. Peraltro anche nel sito di Itinera Informazioni sulla città e dintorni e Assistenza al turista non si fanno distinzioni tra i servizi dichiarati per entrambi gli uffici. Riusciranno a dimostrarci che al Palatucci dove si accolgono gruppi organizzati provenienti da tutto il mondo non servono le lingue? La responsabilità non è certo del lavoratore in questione, ma piuttosto di chi, avendolo assorbito dalla società in liquidazione con determinate caratteristiche e mansioni, lo ha poi usato come paravento per non ammettere i propri sbagli. Crediamo che la signora Celli debba delle scuse ai 34 candidati esclusi dal concorso, a cui erano chiesti requisiti superspecifici e che si sono visti sfumare la possibilità di un impiego, seppure stagionale, da un dipendente che conosce solo l’inglese. Lasciamo poi giudicare ai cittadini se l’utilizzo allo sportello di un dipendente che ha solo una conoscenza base dell’inglese non sia venuto a scapito dello standard della qualità del servizio”.