
“La Banca del Monte, per continuare ad avere un ruolo nel contesto in cui da sempre opera, debba disporre della solidità e della funzionalità oggi necessarie per poter competere sul mercato”. E’ quanto sostengono sia il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini che il presidente della Provincia, Luca Menesini, rispondendo all’appello dell’ormai ex presidente della Fondazione Bml, Alberto Del Carlo, affinché anche le istituzioni locali si impegnino a mantenere la territorialità della banca e a non consentire la vendita delle quote detenute dalle stesse fondazioni (Leggi).
“La capacità di fornire risposte rapide e sicure – riprendono Tambellini e Menesini sulla Bml -dipende infatti dalla solidità e dalla affidabilità dell’istituto bancario. Crediamo pertanto che sia interesse della comunità lucchese che la Banca del Monte, salvaguardando i livelli professionali e occupazionali raggiunti, continui ad operare a sostegno delle famiglie e delle imprese locali, ambito questo in cui ha saputo distinguersi nel corso del tempo”.
“Il ruolo della Banca del Monte, a Lucca esercitato fin dal 1489, con un radicamento dunque antichissimo nel tessuto economico e sociale della città – ricordano -, è stato importante per lo sviluppo delle piccole e medie imprese che hanno realizzato la forza economica del nostro territorio. Nell’attuale contesto, in cui dappertutto in Italia e in Europa si riformulano i compiti della banca, anche in ragione delle modifiche degli assetti societari dei singoli gruppi, è chiaro che la funzione delle banche di interesse locale deve essere necessariamente ripensata. Auspichiamo quindi che da parte di tutti i soggetti istituzionali interessati siano trovate le migliori soluzioni per il raggiungimento degli obiettivi che abbiamo indicato. Ciò significherà infatti conservare un valore che il territorio ha costruito nel tempo e che le contingenze attuali non debbono mettere in crisi”.