
Rsa, continua la polemica. E la consigliera della Federazione della Sinistra, Roberta Bianchi, riapre la questione occupazionale dopo la conferma dei sindacati: “Come previsto – dice la consigliera – gli annunciati esuberi nelle Rsa ci saranno. Lo confermano preoccupati i sindacati che, per questo hanno chiesto un nuovo incontro col prefetto”.
“Noi l’avevamo detto – dice Bianchi – ma non ci fa piacere avere avuto ragione. L’amministrazione è sempre stata sorda agli appelli sia del sindacato che della società civile, nonchè delle opposizioni in consiglio comunale che da subito hanno chiesto al Comune di recedere da una scelta, l’affidamento in concessione del servizio, che avrebbe creato disoccupazione da una parte e grave disservizio dall’altra. Il sindaco, intervenendo al Consiglio comunale richiesto dalle opposizioni sull’argomento, chiarì che l’amministrazione sarebbe andata “assolutamente avanti con la concessione, perché è l’unica strada giusta e sensata” Aggiungendo “noi non abbiamo mai prodotto atti che abbiano messo a rischio il lavoro di nessuno, così è stato per tutta la questione Clap, come per il teatro del Giglio.”
L’assessore Vietina per parte sua aveva dichiarato che subito dopo l’espletamento della gara in corso, si sarebbe aperto un nuovo tavolo di concertazione con i familiari degli ospiti e con i sindacati dei lavoratori per fare seguito alle tutele occupazionali previste nel capitolato. Su questo fronte, dichiarava, ci saranno “gli spazi per attivare”, a procedura conclusa, tutti i percorsi necessari “per attuare le garanzie” a salvaguardia dell’occupazione”.
“A questo punto – commenta a consigliera – è doveroso chiedersi cosa abbia fatto, finora, l’amministrazione per mantenere gli impegni presi, visto che ancora una volta i sindacati debbono chiedere l’intervento del prefetto, per scongiurare una forte perdita di posti di lavoro e il conseguente scadimento della qualità del servizio. Purtroppo dobbiamo rilevare come questa amministrazione abbia scelto di “abbandonare” tutti i servizi a domanda individuale, a partire dall’assistenza domiciliare, continuando con le Rsa fino agli asili nido, senza trascurare neppure le attività estive per bambini e ragazzi, giustificando le proprie scelte con la sempre minore disponibilità di risorse. Cito le parole del sindaco in quel consiglio comunale: “Quanto alle questioni sociali è indispensabile evitare il collasso, alcuni indirizzi presi sono complessi e difficili. Anche quella delle Rsa lo è stata e non torneremo indietro… E’ doveroso assicurare a tutti, in ogni livello, un vivere dignitoso e decoroso. Per fare questo è necessario mettere insieme nuove articolazioni e riorganizzare i servizi”.
Laddove, evidentemente “riorganizzazione” significa solo taglio dei finanziamenti”.
“Noi riteniamo – conclude Bianchi – che la spesa sociale debba essere intesa come un’opportunità per la nostra città. Ogni euro speso in politiche sociali non è solo un onere finanziario, bensì un investimento che avrà ricadute benefiche sulla vita personale e comunitaria dei cittadini”.