La fronda di FI: “Chi perde non può guidare il partito”

20 giugno 2016 | 16:21
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La fronda di FI: “Chi perde non può guidare il partito”

Mentre altrove in Forza Italia si esulta a Lucca è già tempo della resa dei conti dopo la “caduta” di Altopascio, Comune che veniva da due mandati (4 in 23 anni con una parentesi da vicesindaco) dell’attuale coordinatore provinciale azzurro Maurizio Marchetti. Ad avanzare l’offensiva è la “fronda dei 100”, che firmarono un documento contro le scelte effettuate al momento della nomina del direttivo provinciale, con il successivo commissariamento di tutti i coordinamenti comunali.

“E’ evidente – dichiara Marco Martinelli, presidente del gruppo di Forza Italia a Lucca – che gli elettori hanno voluto lanciare un preciso segnale a Matteo Renzi. Per il premier e il suo Pd la sconfitta è eloquente. In special modo nella sua Regione, la Toscana, dove il centrodestra ha prevalso quasi ovunque. Dispiace e amareggia che proprio ad Altopascio dove il centrodestra governava da 23 anni si registri invece una pesante sconfitta. Occorre a questo punto fare una seria riflessione perché questa sconfitta, che segue la disfatta avvenuta negli altri tre comuni della provincia di Lucca chiamati alle urne, è la chiara conseguenza di come è stato gestito il partito di Forza Italia nell’ultimo anno”.
“Dispiace per la sconfitta di Fagni – prosegue Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli – che conosco come essere un ottimo amministratore e sicuramente paga errori non propri, quanto imputabili alla voglia di discontinuità nei confronti della figura egemone del sindaco uscente che ha governato Altopascio in tutti questi anni. Il partito di Forza Italia di cui lo stesso Marchetti è commissario non ha avuto la capacità di intercettare e comprendere in tempo il malumore che si era creato con la popolazione”.
“Un anno di gestione infelice del partito – conclude Rodolfo Salemi, capogruppo di Forza Italia a Viareggio – non poteva avere epilogo diverso. Marchetti si era insediato al motto “chi perde le elezioni non può guidare il partito”: ora ci aspettiamo un atto di coerenza”.